G of M: Gwen Stefani
Lo so, lo so, vi avevo completamente illuso con la promessa di portarvi a Gods of Mainstream solamente pezzi grossi del pop con alle spalle anni e anni di gossip spicciolo, e invece chi c’è con noi questa settimana? Gwen Stefani.
B-A-N-A-N-A-S!
Siete un po’ delusi eh, posso immaginare… Ma dopo Britney Spears c’è solamente il vuoto cosmico, perciò Gwen mi sembrava un buon riempitivo: un bel donnino di (ben) 40 anni, sì, avete letto giusto: quaranta.
Li porta bene i suoi anni la nostra Gwen, una donna frizzante che già da subito si è data da fare nella music business, entrando a far parte del gruppo dei No Doubt già nel 1987 (capito, io avevo tre anni mentre lei cantava già in una band). Di loro ci resta un meraviglioso album: Tragic Kingdom, e una meravigliosa canzone: Don’t Speak che, come Torn della Imbruglia, fa parte della colonna sonora della mia adolescenza.
Dopo alcuni anni con i No Doubt, la nostra amica Gwen tenta la carriera solista con l’album Love Angel Music Baby, e le va bene! I suoi singoli sono stravenduti e lei scopre di poter essere anche sexy e piena di stile. Più invecchia più diventa figa, è incredibile amici!
Vi regalo quindi un video e il podcast, e vi prometto che la prossima settimana vi parlerò di una orribile pazza ubriacona, come vuole lo stile di Gods of Mainstream.










