Opinioni sul crowdfunding
Si parla tantissimo, in queste settimane, di crowdfunding, cioè la pratica di raccogliere dai fan dei soldi per finanziare un progetto, talvolta musicale, come la produzione di un video, di un disco, o le spese di un tour. Il dibattito, condotto per lo più in rete, ha diviso molti appassionati, ma ovviamente ha fatto prendere delle posizioni anche a musicisti, critici, produttori. Per fare un po’ di chiarezza sull’argomento, abbiamo deciso di fare una piccola tavola rotonda ieri a Maps.
Insieme a Gianluca Giusti, che non è solo un collega di Radio Città del Capo (oggi alle 13 va in onda come di consueto la trasmissione Gran Spolvero, condotta insieme a Michele Orvieti), ma anche un musicista e un operatore nel campo della musica a tutto tondo, abbiamo voluto parlare dell’argomento con due ospiti. In studio con noi c’era Virginia Carolfi, di Ginger (che si appresta a diventare una piattaforma di crowdsourcing); al telefono, invece, il critico Federico Guglielmi, che ha preso delle posizioni spesso critiche nei confronti di questo tipo di finanziamento. Ascoltate la chiacchierata: il dibattito continua…












i soldi spariranno da qualche parte?
censura sulle ricompense?
limitare i progetti al solo prodotto discografico?
Dubbi sulla serietà della gestione della piattaforma?
Frasi che denotano una profonda ignoranza dello strumento del crowdfunding, scarso senso della libertà e un certo gusto per la censura..
la prossima volta che parlerete di Musicraiser invitate anche i fondatori per un confronto più obbiettivo e un sano contradittorio.
Grazie,
Giovanni Gulino.
fondatore di Musicraiser
Ciao Giovanni,
è vero, sono emerse le questioni dei soldi e della serietà di una piattaforma. Sono domande logiche e naturali.
Ma ho anche puntualizzato che, soprattutto con il crowdfundig, la possibilità della “fuga col malloppo” è remotissima e in quanto alla serietà della piattaforma ho fatto proprio l’esempio di Musicraiser riferendomi a una piattaforma di nicchia in grado di filtrare i progetti e di valutarli con competenza. (minuto 16:23)
Giovanni, sinceramente non capisco il tuo commento. Come dice Virginia, abbiamo solo accennato alla piattaforma di cui sei fondatore: le domande che sono state poste in onda sono legittime e riferite al meccanismo in generale, non a quella o quell’altra esperienza.
Ti consiglio di ascoltare (o riascoltare) tutta la mezz’ora che trovi a disposizione, vedrai che ti ricrederai.
Una curiosità, infine: ma la censura di cui parli, dove sta?
Ciao Francesco, non ho nessuna critica da muovere a te per come hai condotto la trasmissione o per le domande che hai fatto agli ospiti. Quando però sento Guglielmi che insinua dubbi sulla serietà o sulla dovizia di filtri sui progetti che mandiamo on line.. beh capisci che mi sarebbe piaciuto controbattere perchè solo uno dei fondatori di Musicraiser avrebbe potuto farlo. Invece temo che questi dubbi, senza contradittorio,
arrechino un danno all’immagine del sito.
Certi ragionamenti di guglielmi poi, circa l’opportunità di morigerare il tenore delle ricompense o di limitare l’oggetto delle campagne al solo obiettivo discografico, pur essendo sacrosante opinioni personali, avrebbero meritato una giusta replica. Ribadisco: non ho nulla da ridire su come è stata gestita la trasmissione. Mi avrebbe fatto piacere dire la mia in diretta per un confronto più costruttivo.
Un abbraccio,
g.
Comunque