Planisferi
- A Day in the Life
- All Music Guide
- Bonobo
- Boomerang!!
- Brugo
- Chromewaves
- Cocoa Music
- Discogs
- Drowned In Sound
- Eleonora
- Enrico
- Fabio De Luca
- Footprints in Snow
- Geeks
- GorillaVsBear
- Hi.Bye.
- Hype Machine
- Indiessolvenza
- Inkiostro
- Kekkoz
- Km Zero
- La Belle Epop
- Last.fm
- LessTV
- Magazzeno Bis
- Magenta e Woland
- Metacritic
- Moontalk
- Mp3 Maniaco
- Mp33pm
- Murato
- My Old Kentucky
- Neu Magazine
- NME
- NoData
- Non si scherza più
- Ossigeno
- Pitchfork
- Polaroid
- Pop Apocalypse
- Punk…not diet!
- Ragoo
- RockIt
- RockOnLine
- Rollino
- Said The Gramophone
- Seconda Visione
- Sniffin’ Glucose
- Solo Macello
- Song, By Toad
- StereoGum
- Sunday Girl
- Suoni della città
- Sweeping The Nation
- The Breakfast Jumpers
- The Daily Growl
- The Torture Garden
- Thermos
- Umanuvem
- Urban Sherpa
- Vitaminic
- Weekly Tape Deck
- Wu Ming
Archivi
Categorie
- Bullshit (64)
- Disco della settimana (233)
- Gods of Mainstream (24)
- Interviste (894)
- Letture (63)
- Live (294)
- Miscellanea (51)
- Mp3 (1048)
- News (155)
- Podcast (990)
- Speciali (131)
- Video (447)
Feed RSS
Musica da ascoltare: Miss Chain & The Broken Heels
Maps è un blog ed un programma musicale che ama valorizzare i buoni artisti quando li riconosce, e nel mare dei nuovi gruppi che emergono continuamente, ci piace selezionarne alcuni e presentarli a voi, affezionati ascoltatori e lettori (che melensa)!
Questa volta parliamo di Miss Chain & The Broken Heels, un gruppo nato intorno al 2007/2008 dall’idea della cantante chitarrista Astrid, la quale, dopo essersi lasciata varie esperienze musicali alle spalle, ha deciso di formare una band che unisse, all’interno del proprio sound, tutto ciò che è il pop ma anche, perché no, tutto ciò che è il rock’n roll, coniugando questi due generi in un pop’n roll in salsa moderna, che rende il gruppo unico nel suo genere.
Insieme a lei, Disaster Silva e i fratelli Brown e Franz Barcella, rispettivamente chitarra, batteria e basso, ci regalano un mix di suoni freschi, allegri e con chiare influenze e riferimenti al beat degli anni Sessanta, ma anche, in alcuni casi alle melodie sognanti degli Ottanta. Come avete sicuramente intuito, Miss Chain e i suoi Tacchi Rotti propongono un genere particolare e raro soprattutto nel panorama musicale italiano. Come affermano loro stessi sulla pagina Myspace, una “colonna sonora per accompagnare le vostre giornate”.
Hanno da poco fatto uscire il loro primo full lenght: On a Bittersweet Ride per un’etichetta tedesca, e quest’estate hanno girato in lungo e in largo gli Stati Uniti per un tour nella terra che probabilmente rispecchia di più i loro gusti e le loro radici musicali.
Il nostro personale consiglio è quello di sentirveli al più presto e di seguirli in tour perché ne vale la pena! Nel frattempo potete dare un’occhiata al video di Rollercoaster, girato nientepopodimeno che a Disneyland!
Have fun!
EL goes electric!
Sabato scorso è ricominciata la rassegna Segnale Audio, ospitata come di consueto dallo SpazioSì di via S. Vitale, qui a Bologna. E la prima data è stata una vera chicca: si sono esibiti, infatti, gli EL, formazione jazz di altissimo livello, e hanno presentato dal vivo un disco (che forse è anche qualcosa di più) chiamato Electric Leak.
Noi ne abbiamo parlato con Alberto Fiori, tastierista (ma forse anche qualcosa di più) della band, che ci ha raccontato il concetto che sta dietro al disco, proprio mentre i suoi colleghi provavano per il concerto-spettacolo. E oltre all’intervista, come di consueto, un estratto del disco!
Trailer: Brandt Brauer Frick – You Make Me Real
Il trailer di You Make Me Real, disco del trio tedesco Brandt Brauer Frick in uscita per K7.
I Uochi Toki alle prese con “cuore e amore”
Quando sono andato a raccogliere le ultime informazioni prima di intervistarli per la terza volta (qua e qua i precedenti), mi sono trovato di fronte a una serie di domande a cui i Uochi Toki hanno già dato risposta: le trovate anche voi sul loro MySpace, rinnovato in occasione dell’uscita di Cuore Amore Errore Disintegrazione, ultimo disco della band, edito da La Tempesta. Insomma, trovarsi di fronte a una serie di domande con risposta inibisce l’intervistatore.
Per questo ho pensato di farmi fare da Rico e Napo una specie di bollettino del traffico della A14, visto che si stavano muovendo dalla Romagna a Bologna, per il concerto di ieri all’XM24. E invece mi è andata male, perché erano ancora in giro per statali. Ma se ascoltate la telefonata qua sotto, vi accorgerete che le cose poi non sono state così disastrose: io ho evitato le FAQ che i Uochi Toki hanno elencato, Rico è stato loquace e acuto come al solito. E in più, un pezzo dall’ultimo disco!
Uochi Toki - Mi Sveglio Da Straniero In Un Luogo Mai Visto Prima, Tuttavia, Play Now | Play in Popup | DownloadLeggi Ascolta Crepa: The Vaccines
Quando Jonathan e Francesco mi hanno invitato ad accomodarmi nel blog di Maps, mi sono guardato in giro e ho notato che tutto era perfetto nella loro casa. Ho cercato allora con calma uno spazio libero, alla fine un angolo vuoto c’era e ho pensato che l’avrei riempito di canzoni pescate a gusto personale nel marasma del bazar infinito che è la blogosfera musicale. Una rubrica con una band per volta, una semplicemente bella da ascoltare, da esaltare e morirci dietro per qualche minuto, prima che sparisca di nuovo tra le pieghe della cronologia del browser.
Leggi Ascolta Crepa non rivela nuove verità né annuncia prossime big things: vuole essere invece lo specchio di come funziona oggi il maledetto, robotico, effimero m-blogging. M- sta per musicale ma anche micro e massivo. Allora che m-blogging sia, ma per tutti.
Scrivere come richiederebbe questa rubrica dei The Vaccines è una bella gatta da pelare. Quattro londinesi, stop. Non si sa troppo a parte la presenza di Jay Jay Pistolet e il fratello di uno degli Horrors. Da qualche settimana seguo i loro aggiornamenti: sul sito postano in continuazione foto scolorite che fanno tanto 2010, mentre la pagina di Facebook la riempiono di video di artisti vecchi e indiscutibilmente fighi. Voglio conoscerli, associare della facce agli strumenti e sapere se… ma alle mie insistenti e-mail non rispondono. Tuttavia un tour e un’uscita fisica in programma ci sono, questo scongiura la paura e la figuraccia di essere incappato nel primo esempio di band bot. Che furbi, hanno fatto talmente il giro completo che per evitare di farsi mietere dal mulino dell’hype hanno scelto la carta del silenzio? Bisogna pensarle tutte di questi tempi.
Ma che allora sia la musica a parlare per loro. Quale musica? C’è solo un singolo disponibile, “If You Wanna”, e sì, spacca, come si dice in gergo. Una vera sveglia nel caso foste anche voi rimasti intorpiditi ultimamente sotto coperte di lo-fi rarefatto e calde immersioni di dream pop. Tre minuti di rock and roll da cui farsi schiaffeggiare, con i coretti a uncino che dichiarano amore e implorano in ginocchio di tornare a stare insieme. E poi la nuova “Wreckin’ Bar (Ra Ra Ra)”, chiamata alle armi per adolescenti nostalgici di Ramones in cerca di un pretesto per incazzarsi.
Mentre scrivo i ragazzi – già li amo – hanno deciso di mettere in down il sito e esporre il cartello Be right back. Io non posso che rispondere If you wanna come back it’s all right. Davvero, spero si facciano vivi, mi dispiacerebbe se fossero già in crisi o peggio se scomparissero senza nemmeno aver provato a essere quel tipo gruppo da one-hit wonder che questa rubrica vuole celebrare. Vi farò sapere.
Gli imprevedibili VeryShortShorts!
Sono in tre: violino, pianoforte e batteria, e hanno già una belle serie di date negli Stati Uniti, a cavallo della fine dell’anno. Si chiamano VeryShortShorts e hanno appena fatto uscire un disco per Bar La Muerte intitolato Background Music for Bank Robberies.
La musica di Stefan Manca, Stefano Roveda e Jeremy Thòma si muove tra rock e jazz, ma con un’energia e un approccio alle strutture dei brani quasi punk. Noi abbiamo parlato con Stefan, pianista e compositore dei brani, per capire di più di questa nuova, interessante band. E per non farvi mancare nulla, una traccia del disco per voi.
Cosmograzia
I suoi strumenti di formazione sono la viola e il violino, ma negli ultimi anni lo statunitense Miguel Atwood-Ferguson ha riletto spesso le melodie e i ritmi dell’hip hop (l’ep ‘Suite for Ma Dukes‘ con Carlos Niño è stato uno degli omaggi più ispirati alla musica di Jay Dee / J Dilla), e più di recente ha arrangiato l’album di Flying Lotus Cosmogramma.
Questa estate a Los Angeles ha ospitato sul palco alcuni musicisti della scena rhythm and blues e hip hop della città. Il video che vedete di seguito è il racconto live di una lunga suite proprio insieme a Flying Lotus, ed è talmente bello e aggraziato che potrebbe venirvi voglia di scaricare il brano dal sito del signor Atwood-Ferguson.
Miguel Atwood-Ferguson Ensemble “Drips/Take Notice” feat Flying Lotus from Miguel Atwood-Ferguson on Vimeo.
Bonnot… e i suoi amici
Conosciamo Bonnot soprattutto per il lavoro che ultimamente ha fatto con gli Assalti Frontali: ma Walter Buonanno, questo il suo vero nome, ha deciso di non limitarsi a delle collaborazioni o a dare il suo aiuto ad arrangiamenti, beat e produzioni varie.
E’ uscito qualche mese fa Intergalactic Arena, l’esordio solista di Bonnot, che è stato presentato in città sabato scorso al TPO. Nelle quattordici tracce del disco, che si richiamano fondamentalmente all’hip-hop ma non disdegnano contaminazioni variopinte, trovano spazio le rime di Boikutt dei Ramallah Underground, la tromba di Paolo Fresu, gli amici di sempre Assalti Frontali, le rime di Caparezza e i contributi di tantissimi altri ospiti. E Bonnot suona tutto, dalle tastiere al contrabbasso al mandolino!
Oltre alla chiacchierata con Bonnot, vi regaliamo anche un brano del disco. E daje!
Disco della settimana: Public Service Broadcasting – Inform – Educate – Entertain
Public Service Broadcasting – Inform – Educate – Entertain











Last.fm
Facebook
Flickr