Bye Ronnie James Dio
Salutiamo il grande Ronnie James Dio con questo video dei Tenacious D. Scorrete fino ai 2’10”…
Learn to rock!
Salutiamo il grande Ronnie James Dio con questo video dei Tenacious D. Scorrete fino ai 2’10”…
Learn to rock!
Dopo una serie di prove per il gruppo Canicola e alcune pubblicazioni per la rivista Black, è uscito da poco per Coconino/Fandango l’esordio “lungo” di Alessandro Tota.
Il volume si intitola Yeti e narra di una strana creatura rosa, una specie di Barbapapà, che si trasferisce dal suo villaggio alla metropoli (Parigi). Lì incontra una serie di personaggi, per lo più “immigrati di lusso”, che sono andati via dai Paesi di nascita, per tentare la fortuna nella capitale francese.
La Francia è presente in molti sensi, nel romanzo a fumetti dell’autore pugliese, di stanza a Parigi da anni: dalla scelta del tratto al modo di narrare, molto si rifà alla tradizione francofona delle nuvole parlanti, come lo stesso Tota ci ha raccontato al telefono.
Direttamente da Pitchfork.tv il primo video della nuova creatura di Trent Reznor, How to Destroy Angels: il brano, “The Space in Between” uscirà, insieme a “A Drowning” e ad altre quattro canzoni in un ep, tra qualche mese.

A un certo punto, poco più di un mese fa, su officialrefused.com comparve una splash page con scritto REFUSED a caratteri cubitali e la scritta Coming Soon appena sotto. Le cose vanno come devono: qualcuno inizia a parlarne e nel giro di mezza giornata senti già la gente che parla di fare una trasferta ad Umea per farsi la data della reunion in casa, ammesso e non concesso che Umea esista davvero. Qualcuno si stanca di fare supposizioni e pippe mentali e decide di andarlo a chiedere a Dennis Lyxzen. “Insomma i Refused stanno per riformarsi?” “Non credo”, risponde lui. Tutto rientra nei canoni di una delicata e civile convivenza con il sistema che Dennis e soci stanno combattendo da una vita; nel giro di pochissimo la reunion dei Refused viene etichettata come una burla e surclassata dall’immancabile messe di ritorni pre-estivi (quest’anno tocca ad Atari Teenage Riot, Ratt, Pavement, Godspeed You! Black Depresso e altri duecento di cui al momento non ho memoria) che andranno a riempire i festivaloni di cui a gennaio avete comprato il biglietto.
La notizia riportata dal sito, in ogni caso, si riferiva a quello che i meno educati di noialtri potrebbero definire UNA SBORRATA COLOSSALE, con il caps lock pigiato ad arte ed un sacco di bava sulla tastiera del computer. Il giorno 28 giugno, stando al sito di Epitaph, verrà immessa sul mercato una (ehm) sospirata versione deluxe di The Shape of Punk to Come, il disco più famoso della band e/o quello che – anche se al momento dell’uscita non fece poi tutto ‘sto chiasso – è passato alla storia come una delle opere chiave dell’accacì di ogni tempo.
La Rete ha amplificato la visibilità di progetti artigianali anche molto piccoli, facendo emergere diversi microcosmi di musicisti e band che si rifanno a un’estetica Do It Yourself. Al grido di DIY or CRY, i Gobble Gobble hanno lavorato attivamente in diversi ambiti musicali, realizzando una serie di nastri autoprodotti che in alcuni casi sono diventati dei free download. Ma per farveli conoscere, ho scelto una cover molto particolare che il gruppo ha inserito nell’antologia White Guys With Beards and Friends vol. II, disponibile per il download o in una tiratura limitata di 100 copie fisiche (ecco che ritorna l’estetica DIY).
Tra le venti tracce, oltre a potervi divertire a scoprire piccole-grandi band, vi potete godere una versione della celeberrima “Where Is My Mind” dei Pixies messa a punto dai Gobble Gobble e ribatezzata – secondo me – giustamente “Pixies Blasphemie”: la melodia dell’originale è martoriata da una voce infernale e il tutto è soffocato – o quasi – da bordate analogiche in perfetto stile Gobble Gobble. Per chi volesse approfondire l’argomento, consiglio vivamente una delle cassette della band a disposizione in mp3.

In occasione dell’edizione 2010 del Rocker Festival, sono arrivati al Covo gli Efterklang, una delle band più interessanti del momento. Il loro ultimo disco, Magic Chairs, ha segnato il passaggio alla prestigiosa etichetta 4AD, dopo la bella prova di Performing Parades, una versione con orchestra del loro disco del 2007.
Qualche ora prima di salire sul palco del club di viale Zagabria, per un concerto a dir poco meraviglioso, abbiamo sentito al telefono Caspar Clausen, con il quale abbiamo parlato di tutte le ultime novità accadute intorno alla band danese. Una bella chiacchierata che potete ascoltare qua sotto e, in più, uno dei brani dell’ultimo disco.
… e se ancora non ne avete abbastanza:
Il MySpace degli Efterklang
Qualche settimana fa abbiamo ospitato Laura Loriga ed il suo progetto Mimes Of Wine. Si tratta di una formazione che ruota intorno al pianoforte e alla voce della cantante e che man mano si fa affiancare da diversi musicisti tra i quali Francesco Begnoni e Zeus Ferrari, entrambi già in The Juniper Band e You Should Play In A Band.
Laura viva tra due sponde, Los Angeles e Bologna, e ci siamo fatti raccontare analogie e diversità dei due ambienti musicali. Durante la chiacchierata abbiamo ascoltato dal vivo alcuni brani tratti dal disco di debutto Apocalypse Sets In.
Buon ascolto!
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