Sempre per l’edizione 2010 dell’Express Festival, giovedì scorso è stata la volta dei Thee Silver Mt. Zion Memorial Orchestra: questo è l’ultimo nome con il quale il collettivo di musicisti canadesi, di casa presso la Constellation e capitanati, in qualche modo, da Efrim Menuck, ha firmato il disco uscito qualche mese fa, il bellissimo Kollaps Tradixionales.
Ogni disco dei Mt. Zion è una sorpresa, e in questo caso noi di Maps ci siamo stupiti della diversità dell’album rispetto, ad esempio, all’uscita del 2008. Partendo da questa caratteristica, abbiamo fatto una lunga chiaccherata con Efrim, facendoci raccontare i modi che lui e i suoi compari hanno di affrontare composizione, registrazione e concerti.
Noi, un po’ sciovinisticamente, pensavamo che i britannici Cesarians avessero preso il nome dal nostro passato… E invece no. Non vi sveliamo la sorpresa, ma possiamo dirvi che l’arcano è stato svelato dal cantante della band, Charlie Finke, in tour in Italia con gli altri cinque musicisti la scorsa settimana.
Il primo disco del gruppo, un self titled, è ricco di suggestioni e ha fatto pensare a più di qualcuno a sonorità alla Bad Seeds. Noi siamo stati molto curiosi della registrazione dell’album, effettuata nel mitico studio 2 di Abbey Road. Tutto questo e molto di più nell’intervista (e il brano è là per voi).
Mercoledì scorso è iniziata l’edizione 2010 dell’Express Festival, con un appuntamento speciale: una data “teatrale” (al Duse di Bologna) di Le luci della centrale elettrica.
Vasco Brondi ci ha raccontato in diretta telefonica tutti i retroscena di questa operazione, che vede coinvolti, insieme a lui, diversi musicisti noti a noi e a voi pubblico di Maps. E siamo riusciti a strappargli anche due parole sull’attesissimo seguito di Canzoni da spiaggia deturpata. Buon ascolto!
Ci ha mandato un disco, l’abbiamo ascoltato e dopo un po’ di tempo eccolo arrivare nei nostri studi: si tratta di Verner, cantautore casertano di stanza a Bologna.
Il primo disco di Gianandrea Esposito (questo il vero nome) si chiama Il mio vestito ed è stato registrato da Giacomo Fiorenza agli Alpha Dept. Studios.
Noi ci siamo fatti raccontare tutta la gestazione di questo debutto ma soprattutto abbiam fatto suonare mister Verner: tre pezzi, chitarra e voce.
Martedì pomeriggio gli studi di Maps sono stati invasi da luce, ottimismo e positività: no, non ci siamo drogati, abbiamo solo sentito al telefono Kris Reichart, che, insieme a Anna Di Pierno, forma The Jains.
La band è giunta al terzo disco, intitolato Holy Changing Spirit!, ed è proprio di questo spirito di cambiamento che abbiamo parlato con Kris. Ma la collega radiofonica ci ha anche raccontato di come hanno conosciuto il produttore del disco, Amaury Cambuzat degli Ulan Bator e della nuova piega che ha preso la musica delle Jains. Buon ascolto!
E’ uscito il nuovo disco dei triestini Trabant: impreziosito da un artwork davvero raffinato, il “self titled” contiene 13 tracce, molto colorate e diverse tra loro.
Per saperne di più della band, della sua storia e dell’ultima uscita, abbiamo sentito al telefono Michele, bassista della band. E, oltre all’intervista, un pezzo del disco da scaricare. E daje!
Senti Come Suona*, ovvero canzoni alle prese con la gente e i fatti di vita vissuta, questa volta vi fa ascoltare una canzone per imparare l’italiano senza piangere.
La canzone è ‘I tuoi occhi sono pieni di sale’ di Rino Gaetano. Ovvero, proprio non potevo immaginare che per te questa fosse una canzone d’addio.
A presto.
* il nome viene dall’omonimo brano dei Sangue Misto.
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