Era il 1980 quando apriva il Covo: in questi 30 anni il club bolognese, a colpi di concerti, serate danzanti, importanti ospiti internazionali e piccoli e grandi eventi, si è conquistato un posto d’onore tra i luoghi dove si fa musica in città, per approdare presto a una notorietà nazionale.
Proprio in questi giorni lo staff del Covo ha presentato il programma dei festeggiamenti per il trentennale: concerti e djset da fare invidia ai più noti club europei, concentrati in un minifestival a cavallo tra marzo a aprile. In cartellone, tra i tanti nomi, quello di Kip Malone e dei suoi Rain Machine, Massimo Volume e Giardini di Mirò che fanno per intero due loro dischi, una sorta di “battle of the bands” tutta felsinea e… Be’, ascoltate l’intervista a Daniele Rumori, e soprattutto, andate sulla pagina speciale del sito del Covo dedicata al trentennale: foto, elenco dei concerti, pezzi di storia di uno dei luoghi del cuore per chi ama la musica a Bologna.
A ridosso del secondo appuntamento, svolto ieri alla libreria di via Mascarella, ecco il resoconto della prima serata di OffMaps@ModoInfoshop.
Alla fine di ottobre abbiamo incontrato Luca Castelli, per parlare con lui, prendendo spunto dal suo bellissimo libroLa musica liberata, di come mp3, peer to peer, download e simili hanno modificato il mondo della musica. Un argomento difficile che Castelli svolge in maniera egregia, come potete anche constatare dai video che, in qualche modo, riassumono la serata. Buona visione!
Nuovo disco per la band torinese Drink to Me, pubblicato da poco dalla Unhip Records. Il titolo non vi inganni: si chiama Brazil, ma non pensate a marciapiedi colorati, cultura carioca e allegria carnevalesca. Come ci ha detto Marco, uno dei membri della band, uno dei riferimenti può essere il film di Terry Gilliam: e in effetti i testi del disco, che si appoggiano su sonorità alla Battles e Animal Collective, non sono poi così allegri…
Scoprite tutto nell’intervista e scaricate uno dei brani del disco, per prepararvi alla data che la band farà al Locomotiv il 13 marzo.
Qui a Maps ci piace farvi scoprire nuove band italiane. Questa volta vi parliamo degli Entourage, di stanza a Messina. Una carriera lunga, segnata come spesso accade da cambi di formazione, e poi il primo disco, Prisma, uscito da pochissimo.
Noi abbiamo parlato con Luciano, che ci ha raccontato anche di come il sole siciliano funzioni sull’umore e sul fisico (e quindi in qualche modo ispiri la musica) della sua band. Insieme all’intervista, una traccia del disco da scaricare. Buon ascolto!
Devo dire che è davvero difficile rientrare dopo un viaggio a Parigi la città dell’Eleganza e ritrovarmi a parlare dell’ombrellaia Robyn Rihanna Fenty, la coatta più coatta del pop dei giorni nostri.
Ma Gods of Mainstream è anche questo, è dover fare dei piccoli sacrifici per amore del masochismo e quindi per la puntata ci tocca la regina delle Barbados, tra l’altro ambasciatrice della cultura di questo piccolissimo paese. Del resto a chi si può affidare la valorizzazione di tutto ciò che di buono c’è dei barbadiani se non a Rihanna? Ma soprattutto: chi lo sapeva che gli abitanti si chiamavano barbadiani?
Ma torniamo a bomba. Si affrontano argomenti sempre interessanti all’interno della vostra rubrichina preferita quali: i tatuaggi di miss Umbrella e il loro significato (un’accozzaglia di simboli a caso in posti a caso), il suo cambiamento di look, da dolce ragazzina della porta accanto a maialona fasciata in abiti di latex e pvc…del resto il burlesque è prepotentemente tornato di moda…
Gods of Mainstream valorizza però sopra ogni cosa la buona musica e quindi vi lascerò con il video della canzone che abbiamo scelto: Disturbia, un pezzo che Francesco ha tagliato più o meno dopo le prime due battute della strofa iniziale…sì, più o meno quando Rihanna fa eh-eh-eeh.
Tutto è bene quel che finisce bene! A voi il podcast!
Pensate a una storia che racchiuda un gioco di ruolo totalmente inventato, richiami a dimensioni parallele, alla cabala, al Talmud, al gioco inteso come sistema, alla Seconda Guerra mondiale, il tutto imbevuto in salsa distopica.
Ecco, questa è solo una parte di Esperanto, il nuovo graphic novel di Otto Gabos, uscito per la Black Velvet. Abbiamo avuto il piacere e l’onore di parlarne con l’autore, che ci ha raccontato i dietro le quinte di questo bellissimo libro.
Senti Come Suona* è una nuova rubrica per Maps. Ogni settimana prendo una canzone, la porto in giro e sento come suona.
Sento come suona e intanto raccolgo storie e tutto quello che gira attorno alla canzone. Registro tutto e in pochi minuti cerco di raccontare come le canzoni si sono affezionate alla persone e ai luoghi e viceversa.
Questa volta la canzone è Am I Gonna Make It? di Nite Funk, progetto a quattro mani di Dam-Funk e Nite Jewel, due simpatiche creature disco che arrivano dalla California.
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