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Archivio - Categoria ‘Bullshit’

Le Avventure di Modern Girl nel Tumblr delle Creature Selvagge

Quanto sia immensa la terra dove si incontrano le Creature Selvagge, si può intuire anche solo sfogliando le meravigliose pagine di We Love You So. Il blog della crew di Spike Jonze raccoglie da aprile 2009 disegni, foto, video, progetti, musica e inventa lo stile WTWTA!
Dell’universo selvaggio ci piace tutto, incondizionatamente: dai gioielli di Elaine Ho , alla spazzatura di Anycolouryoulike, alla colonna sonora di Karen O & the Kids, alla copertina di Dazed&Confused, al nuovo video di Charlotte&Beck, alla playlist Sound Advice n. 23 per The World’s Best Ever.

Sound Advice 23 – We Love You So
01. Lust For Life – Girls
02. Wake Up (WTWTA trailer version) – Arcade Fire
03. I Want a Dog – Pet Shop Boys
04. Hey There Stranger – Pamela Blue
05. The Wimp – Capybara
06. Animal Crackers (in Cellophane Boxes) – Gene Pitney
07. Yekermo Sew – Mulatu Astatke
08. Water To Wine – Saintseneca
09. Tong Poo – Yellow Magic Orchestra
10. Rumpus – Karen O and The Kids
11. Overnight Religion – Kurt Vile
12. Green Bean (Binki Shapiro) – Green Bean
13. No Time, No Hope – Times New Viking
14. Ode to an African Violet – Mort Garson
15. Como Pudiste Hacerme Esto A Mi – Alaska y Dinarama
16. Overmuch – The Long Lost
17. Turkey Sandwich – Mika Miko
18. Poet, Fool or Bum – Lee Hazlewood
19. Hultsfred ‘98 – Jens Lekman
20. Seigneur Apprends Moi – Hermas Zopoula

WTWTA, We Love You So.

Modern Girl | 15:44 | Monday 30 November 2009 | Comments Off
Bullshit, Mp3, Podcast

Il Sig. Barazzuti e il problema di Jovanotti

L’altro giorno sono andato dal barbiere. Io sono contento quando vado dal barbiere e c’è coda perché così posso leggere tante riviste e perdo del tempo, che stare a casa da solo mi metta ansia e tristezza. Mi metto lì, sento gli altri che chiacchierano di calcio, ogni tanto annuisco e lascio cadere delle frasi come “oh, ma sto Mourinho è proprio un fenomeno…” o cose del genere, e nel frattempo leggo a scrocco le riviste.  Spero sempre di beccare quelle con le donnine inglesi nude, ma non sempre sono così fortunato. L’altro giorno infatti ho beccato GQ. Numero di novembre. A dire il vero qualche ragazza discinta l’ho beccata (tale Lily Allen che mi sembra di aver intuito fa anche dei dischi, ma in questo caso faceva vedere le tette. Ah. Non ha tette, io ve lo dico), e la rivista non è male. Ma ho trovato altro pane per i miei denti. Che in realtà io non dovrei mangiarlo il pane, soprattutto quello secco, che rischio dei casini con la dentiera. Comunque. L’ultima pagina è una roba scritta e disegnata da Lorenzo Jovanotti.  Ve la faccio vedere che l’ho strappata dal giornale di nascosto, l’ho portata a casa e l’ho anche scannerizzata: potete cliccarci sopra per vederla più grande.

Leggi tutto l’articolo »

Il Sig. Barazzuti | 10:55 | Tuesday 24 November 2009 | 7 Commenti »
Bullshit

Shopaholic Abroad – Collezioni

Se ne era già parlato qualche settimana fa in diretta radio mentre su internet si innescava il tam tam di “via” (pare che i primi siano stati quelli di NME, i Filatelici di Norvic non si contano).
La notizia è l’uscita dei 10 francobolli da collezione che la Royal Mail ha voluto dedicare alle copertine di altrettanti dischi di artisti inglesi. Nessuno però, eccetto i Filatelici di Norvic, si è preso la briga di investigare un po’ sulla faccenda, anziché cimentarsi a riconoscere una copertina a ogni battito di ciglia da un’immagine di 13k (dimensione francobollo appunto).
La Classic Album Covers in uscita il 7 gennaio 2010 non è che sulla scia del successo della British Design Classic  2009, i dieci francobolli delle icone del design britannico del XX sec.

Così dopo questi:

ora provate a riconoscere anche questi:

A chi li riconosce tutti in regalo un francobollo personalizzato!

Modern Girl | 12:15 | Thursday 19 November 2009 | Comments Off
Bullshit, Mp3, Podcast

That’s how we roll in Sydney

3 CD, 2 DVD, 1 LP, 1 libro cartonato e tutto il ben di dio che ci può stare dentro. Prezzo battuto sul sito ufficiale: 170 pagnotte. Volendo citare Eric Stoltz in Pulp Fiction, con gli AC/DC vale la regola che quando te li spari sai dove sono finiti quei soldi in più: rarità, outtakes, inediti dal vivo e tutto quanto fa così spettacoloso lo spettacolo messo in piedi da Angus Young e compagni.

L’immagine qui sotto è la foto del cofanetto come vi verrà recapitato.

L’immagine qui sotto è dedicata a chiunque si senta particolarmente in vena di criticare i gruppi dall’impianto stabile, monotono, immutevole, stantio e poco sorprendente.

L’immagine qui sotto è dedicata a chi ama la musica pop che osa, stupisce, cambia forma, gioca con se stessa e scompare all’interno di un flusso comunicativo sfaccettato ed imprendibile.

Mica cazzi.

Disappunto | 16:28 | Wednesday 11 November 2009 | Comments Off
Bullshit, Mp3, Podcast

Shopaholic Abroad – Bella in rosa?

Barbie sta per compiere 50 anni e va a festeggiarli a Shanghai.
Il primo flagship store dell’intramontabile bambola ha aperto i battenti in Huai Hai Lu, una delle principali vie dello shopping.

Da un progetto Mattel, Ogilvy & Mather e Slade Architecture NYC, la Barbie DreamHouse è diventata realtà. I cinque piani di pareti morbide e sinuose dedicati a Barbie is hero si sviluppano attorno ad una scala elicoidale per l’esposizione degli ultimi modelli, come un caleidoscopio di bambole in scatole trasparenti. Un intero piano è riservato alle bambole per tutte le novità, i pezzi da collezione, gli abiti da sposa Vera Wang e l’angolo Design Center per creazioni personalizzate. Per le ragazze invece Everything girl ha pensato a tutto: abiti, gioielli, acconciature, trucco e infiniti gadgets marcati con la B rosa e il profilo ponytail; e poi il muro delle caramelle, i set per foto e video, la Barbie® SPA ed il Barbie® Café.

 Foto di Six Foot Agency

Modern Girl | 11:23 | Friday 6 November 2009 | 1 Commento »
Bullshit, Miscellanea, Mp3, Podcast

It never stops, da Sean Lennon a Yeasayer

L’ondata CMJ Music Marathon and Film Festival 2009 è passata qui a New York City, ma come direbbe il bravo Bradford Cox (uno dei protagonisti del CMJ con suo progetto Atlas Sound) qui nella grandissima mela “It never stops”. Il Festival ha occupato quasi tutti i locali della città, da Brooklyn a Manhattan, dal 20 al 25 ottobre scorsi. Risultato: 100000 presenze per 1200 band in un centinaio di locali.  Tra gli altri ho visto i nostri cari amatissimi A Classic Education (che hanno suonato 5 giorni su 5! Yeah!), la deliziosa Via Tania, della quale vi parlerò presto,  e Mi-Gu, cantante/batterista giapponese molto noise.
Durante quest’ultimo concerto ad un certo punto accanto a me noto un ragazzo: mi pare un viso familiare. Poi la signorina Mi-Gu chiama un amico sul palco, il ragazzo accanto me: era Sean Lennon. Gulp.

Ma non disperate, anche se vi siete persi questo festival qua si può dire che è un festival continuo. I concerti sono sempre tanti e per tutte le tasche. Tranne uno. Venerdì 30 infatti al Guggenheim Museum, location inusuale e quindi ancor piu’ intrigante, si sono esibiti gli Yeasayer, band di Brooklyn da cui sono stata folgorata al Pitchfork Festival lo scorso luglio. I ragazzi dal vivo sono davvero bravi, un mix di indie e India, direi. Un album pubblicato e uno in arrivo per Secretely Canadian/Mute. Purtroppo il biglietto costa 45 dollaroni, dico 45,  quindi salterò a piè pari. Mi sento quasi offesa. Si tratta di un’eccezione, ma girano lo stesso. See ya!

 

The Italian Girl | 17:11 | Saturday 31 October 2009 | Comments Off
Bullshit, Video

Daddy’s little caccoletta ain’t a caccoletta no more

Ansia da palcoscenico: è la prima volta che scrivo qualcosa sul blog di qualcuno. L’importante è cominciare. O no. Torno indietro di vent’anni: avevo dodici anni, mi scaccolavo e sognavo di fare i bacini con la mia vicina di banco. Riprendendo i vent’anni che avevo scremato, la mia vicina di banco ha due figli piccoli. Il padre non sono io. Buona notizia. Mi piace pensare di non esserlo perché mentre qualcuno dalle mie parti ha ragionevolmente puntato su un futuro di case, famiglie, procreazioni e programmi TV io sono stato raso al suolo e ricostruito ex-novo dall’essere entrato in contatto con una band di Aberdeen, WA che faceva uscire il disco d’esordio su Sub Pop mentre io mi scaccolavo e sognavo di limonare con la mia compagna di banco. E da lì in poi, ehm, fine, fatta, morta lì. Terra bruciata, ricomincio da zero e quant’altro. Alcuni hanno avuto modo di traccheggiare abbastanza per riconoscersi nel primo singolo dei Radiohead, io mentre loro cantavano “i’m a creep” cantavo “i’m a negative creep“. E se non capite la differenza vuol dire che non amate il suono di una chitarra, nel qual caso potete passare al post sotto.

Nel 1989 Kurt Cobain era ancora Kurdt Kobain. Per celebrare il ventennale del mio scaccolarmi in seconda media, il 3 novembre uscirà un’edizione deluxe di Bleach composta da due dischi. il primo è il disco originale così come lo conosciamo, prodotto da Jack Endino e rimasterizzato per l’occasione. Il secondo contiene un live dell’epoca, precisamente al Pine Street Theatre di Portland. Non so come suonerà, ma mi fido. Tutto quel che è venuto dopo è post-Bleach. Il post-Bleach comprende amori, fidanzate, camicie, dischi di Daniel Johnston, dischi di chiunque altro, stare bene stando male, In Utero e tutte quelle cose. Daddy’s little girl ain’t a girl no more. In conclusione: avete mai fatto il giochino di mettere la copertina di Bleach al positivo con Photoshop? Allego immagine.

PS: questo, come scritto sopra, è il mio primo post per il blog di Maps. Molto piacere. Mi chiamo Francesco, ma l’altro Francesco ha accampato sacrosanti diritti esclusivi sul nome di battesimo.

Disappunto | 15:46 | Thursday 22 October 2009 | 1 Commento »
Bullshit, Miscellanea, Mp3, Podcast

Audience Live Report: Amor Fou @ Covo Club, 16.10.09

Blurring Leziero

A Maps regaliamo spesso a voi ascoltatori biglietti per andare ai concerti. Voi, “in cambio”, ci mandate una breve recensione dei concerti stessi. Cecilia è andata al Covo a vedere gli Amor Fou.

Per come la vedo io ci sono “gruppi mal di pancia” e “gruppi tristezza”. Riesco ad ascoltare gruppi “maldipancia” (Massimo Volume, Le Luci della Centrale Elettrica, Benvegnù) per un qualcosa di vicino alla spinta catartica, il che fa molto anni ’90, ma proprio a quello mi riferisco; al contrario, dall’ascolto dei gruppi tristezza (Perturbazione, Dente, La Crus), non mi riesco proprio a risollevare.

Amor Fou, l’ho scoperto venerdì sera, stanno al limite estremo prima della tristezza. Eravamo pochini, ma a me è andata benissimo così, faccio fatica a stare al Covo quando è pieno. Nonostante La stagione del cannibale giri per casa da qualche settimana, io avevo ascoltato Amor Fou solo il pomeriggio alla radio e una mezza volta in macchina, abbastanza da incuriosirmi e vincere il biglietto (grazie) ma non di più. Forse per questo ho seguito con molta attenzione la parte visiva, i super8 in bianco e nero di Ilenia Corti, che ha dato sostanza narrativa ai pezzi meno esplicita su album (ascoltato di continuo nei due giorni successivi).

Mi sono piaciute l’emozione mai sbracata di Raina e la sua interpretazione che, partita un po’ rigida, si è fatta più appassionata nel corso del concerto. Di letture da parte dei frontman se ne stanno vedendo tantissime (troppe?) negli ultimi tempi, per cui quando ho visto Raina tirar fuori un volumetto ho avuto un brivido di pregiudizio e ho pensato “adesso non rovinare tutto”: sbagliavo, il racconto tratto da Milano dopo mezzanotte è scivolato via necessario e concreto a chiudere il live.

Francesco | 09:17 | Wednesday 21 October 2009 | Comments Off
Bullshit

Il Sig. Barazzuti e il problema delle giacche

Siamo obbligati a dare spazio al dirimpettaio, il sig. Barazzuti, che altrimenti ha minacciato guai nella prossima riunione di condominio. La redazione di Maps, però, non si assume alcuna responsabilità per i contenuti del seguente post.

L’altro giorno stavo cercando della musica giovane e italiana sull’internet. Da quando mia nipote Teresa, iscritta a Scienze della Comunicazione al secondo anno (esami dati due… ma vabbeh, tanto è quel cretino di suo padre che paga la retta universitaria…) mi ha fatto vedere come si va sull’internet, sto tentando di darmi un tono, una spolverata… che anche se ancora metto le scarpe da ginnastica, dentro mi sento vecchio. Un tempo invece ero uno attento e scaltro. Uno che stava dietro alle mode del momento e la cosa mi dava tanta soddisfazione. Andavo ai concerti, salutavo tutti quelli che contavano e conoscevo le band giuste. Adesso invece la cosa più cool che ascolto è il disco di Eros Ramazzotti con il featuring di Jon Spencer. Ma c’ho anche una certa età, mi fa male la schiena e la sera sto a casa a vedere le repliche di Chi l’ha visto? in VHS. Le ho ordinate per annate: dal 1991 ad oggi. Un botto di roba. Ma sto divagando. Capita, a noi anziani…

Dicevo: cercavo della musica giovane e italiana sull’internet e mi sono imbattuto in un sito dal nome estremamente affascinante: Rockit! Roba rock, ecco quello che ci serve! Il sito mi sembra bellissimo! Si parla di diffondere, partecipare, ascoltare… Dai che magari ho trovato un gruppo bello e posso tornare ai concerti a salutare tutti quelli che contano! Guardo nelle news e trovo questa notizia sulla band dei Ministri. La prima cosa che noto è che una delle pubblicità lì sotto – quelle che Teresa mi ha detto di non cliccare mai che altrimenti mi rubano i soldi, ma che io invece ogni tanto clicco perché così vedo delle donne nude – mi porta al sito della rivista La Destra. E penso: “Strano! I giovani che un tempo venivano al bar sotto casa c’avevano la maglia del Che. Com’è che adesso leggono La Destra?”. Allora poi leggo la notizia. A metà però mi annoio e smetto di leggere. A me di un gruppo che dice a tutto il mondo che un tempo c’aveva le giacche di Napoleone e adesso invece non ce le ha più, non me ne frega proprio niente. Poi, oh, sarà almeno da 4 secondi dopo che l’han fatto i Beatles che mettersi una giacca del genere per suonare è poco giusto. Allora decido che voglio vedere un video di questa band dei Ministri. Giusto per capire che musica fanno, che da questa notizia non si capisce niente. E trovo questo..

 

E mi sono subito esaltato che a me i Black Sabbath, in gioventù, mi piacevano! E anche di parecchio! A metà video, colto da furente imbarazzo, ho dovuto spegnere per andare a vedere i siti delle donne nude. Ma anche per farmi rubare i soldi da qualche sito bizzarro. Ma anche per uscire di casa e fare quattordici ore di fila in macchina sotto la pioggia. Ma anche per prendere la circolare e fare il giro della città fino a svenire. Tutto, ma non questa cosa brutta qui

Il Sig. Barazzuti | 11:20 | Tuesday 20 October 2009 | Comments Off
Bullshit, Video

Lo staff di Maps si amplia!

La redazione di Maps cresce, amiche e amici. Da oggi, infatti, non ci saranno solo i contributi di Jonathan, Eleonora e i miei, ma anche i post di alcuni loschi figuri. Ecco le new entries, rigorosamente con nickname e argomenti!

- The Italian Girl: reportage da USA, dove la nostra vive. Gossip, cultura, musica;
- La Fagotta: tutto ciò che sta intorno al mondo della musica, musicisti che fanno altro, interviste curiose, videos;
- Modern Girl: segnalazioni al femminile, dalla musica all’oggettistica (sic. ehi, sic, non sigh: ci piace!);
- Il Sig. Barazzuti: è il nostro polemista, coperto da strettissimo anonimato;
- Enzo Polaroid: parla di musicbiz e non solo;
- SoloMacello: musica ad alto volume ed elevata distorsione;
- Aurelio: psichedelia e non solo, scoperte e riscoperte, roba vecchia ma anche no;
- Disappunto: reunion, reissue, edizioni deluxe, cofanetti… di cui spesso si può fare a meno;
- Peeping Tom: colonne sonore e dintorni.

Nella foto: i nuovi collaboratori di Maps

Francesco | 11:45 | Monday 19 October 2009 | Comments Off
Bullshit, News