Scusate il pessimo gioco di parole, ma, considerando quante voltesonovenuti i Calibro 35 nei nostri studi, stiamo finendo i titoli dei post. Nello scorso aprile abbiamo avuto ancora una volta ospite la band, in occasione della sonorizzazione dal vivo di Milano odia, uno dei film più crudi e osannati del poliziesco italiano.
L’occasione, come sempre, è ghiotta: i Calibro, anche nei nostri studi, suonano in maniera perfetta e amano chiacchierare di tutto. Nell’intervista qua sotto, inoltre, i ragazzi ci parlano anche del loro soggiorno negli USA, dove hanno registrato i brani del prossimo, attesissimo disco.
Sono in due, e hanno diverse esperienze musicali alle spalle: parliamo dei Brain In Vain, un duo che è passato dalle nostre parti in primavera e di cui oggi vi proponiamo il live eseguito negli studi della radio.
Stefano Passini e Branco, già in band come Caboto e Supertele, hanno fatto uscire l’album di debutto firmato B.I.V. Inner Crowd, per la Monster Records, proponendo a Maps la title-track del disco e un altro brano. Nel mezzo chiacchiere di varia forma, che comprendono anche la domanda “Ma perché non avere un bassista?”. Musica e video (grazie a Less Tv).
I Quakers and Mormons sono due.
I Quakers and Mormons hanno tunica e cappuccio.
I Quakers and Mormons amano la musica classica e popolare dell’Europa dell’est, tanto da infilarla nei loro pezzi.
La band bolognese (che nasce da una costola dei My Awesome Mixtape) è una bella sorpresa per chi ama le nuove frontiere del rap, quello chiamato “avant” o “post” senza problemi di coerenza. Il disco che segna il debutto dei Q&M, Evolvotron (pubblicato da La Valigetta) è stato molto ben accolto e, in men che non si dica, la band ha girato moltissimi palchi. I due sono passati dai nostri studi mesi da, poche ore prima di salire sul palco del Link: hanno fatto da spalla, infatti, a Gonjasufi (un concerto che tuttora ricordiamo con la frase “Mamma mia, che schifezza”). Sono da tenere d’occhio, i Quakers and Mormons. E voi potete farlo grazie alle camere di Less Tv!
Ma purtroppo, amiche e amici, non si tratta del welfare: quello ce lo possiamo scordare. Parliamo invece di una giovine band felsinea, Lo Stato Sociale, appunto, che è venuta nei nostri studi qualche mese fa, per portarci tre canzoni tratte da un fortunato ep autoprodotto, tuttora scaricabile gratuitamente dal sito della Garrincha, ed eseguite in acustico apposta per noi.
Come sempre, non solo i brani dal vivo, ma anche una chiacchierata folle e forsennata che è andata rimbalzando tra letteratura, precariato e ukulele, a ruota libera. Mp3 e video, grazie al provvido intervento di Pietro Borzì, meglio conosciuto come Less Tv. Enjoy!
I Movie Star Junkies: il loro ultimo album è stato nostro disco della settimana, li abbiamo intervistati e, mesi dopo, sono venuti a trovarci per un live in studio. La puntata inizia e di loro non c’è ombra: che fine avranno fatto? Finalmente arrivano, ma in scivolata: nel senso che piombano letteralmente nello studio-ospiti e… manca un pezzo della band.
Insomma, anche solo ascoltando l’intervista che ha inframmezzato la session live, capirete quanto sono fuori di testa i Movie Star Junkies. Per la cronaca: il membro mancante alla fine è arrivato e loro ci hanno anche regalato un inedito, una canzone che hanno battezzato per noi, in diretta, al momento: MILF!
Li avevamo intervistati mesi e mesi fa: ma mesi e mesi fa sono anche venuti in studio. Ebbene sì, è da febbraio che i Jules Not Jude e i loro fan aspettano di ascoltare e vedere (grazie alla sempre prodiga Less Tv) questa session dal vivo! I ragazzi sono venuti nei nostri studi per parlare del loro disco dal titolo lunghissimo, ma che inizia con All the Apples Are Red e continua con Except for Those Which Are Not Red.
Tra una canzone, un momento di imbarazzo e tanto amore per i Beatles, ecco una piacevolissima chiacchierata con due pezzi eseguiti in acustico per noi!
In attesa della quinta stagione di Maps, vi intratteniamo con le ultime session live che si sono tenute negli scorsi mesi e che ancora non hanno trovato spazio sul nostro sitarello. Oggi vi presentiamo i Baby Blue, una band che ha pubblicato quest’anno per la Trovarobato un disco intitolato We Don’t Know(un’espressione che, sentirete, è al centro della nostra chiacchierata). I ragazzi sono stati particolarmente divertenti in studio, come vi accorgerete dalle interviste.
Insomma, non solo un bel live, che comprende anche la title-track dell’album, ma anche del discreto cabaret, come spesso potete ascoltare a Maps: ormai avete capito che la musica, per noi, è una copertura…
Che emozione avere nei nostri studi, come ultimo live delle quarta stagione, Damon Gough, meglio conosciuto come Badly Drawn Boy! Con sguardo languido e berretto di lana di ordinanza, Damon si è presentato nei nostri studi prima del suo concerto al Bolognetti on the Rocks, armato di chitarra acustica, aneddoti e tenerezza.
Una bella chiacchierata e tre brani in acustico, tra cui una cover degli Smiths, quella “Please Please Please” – uscita in anteprima per Wired.tv quest’estate – che Damon ama tanto da suonarla sempre ai suoi concerti. Be’, premete play, ascoltate e vedete tutto. E se non vi si scioglie il cuore, siete cattivi dentro!
Ci sono band che amano molto Maps, è inutile nasconderlo: noi siamo felici di questo affetto, soprattutto quando è ricambiato. Questa sviolinata iniziale ci serve fondamentalmente a chiedere scusa ai Gazebo Penguins per postare solo ora il live che hanno fatto mesi fa nei nostri studi.
I ragazzi erano già stati da noi in occasione dell’uscita del loro The Name is not the Named, e hanno deciso di presentare con un live anche il loro ultimo, bellissimo, Legna. Ma i Gazebo Penguins non si accontentano di suonare dal vivo i brani del disco: come è accaduto altre volte, hanno “customizzato” la performance per Maps, suonando una versione “medley” del loro disco, contenendolo tuttoin una manciata di minuti.
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