Lo giurano sul catodo. Sono uomini col televisore al posto della testa. Il nostro Locane non era pazzo, come potete vedere da soli dai video proposti qui sotto dalla celeberrima Less tv.
Fabbricati in quel di Cagliari e provenienti dal poco lontano 2015, i Katsudoji non portano tante buone notizie. Nonostante ciò, noi li ospitiamo e gli facciamo suonare in un’atmosfera un po’ teutonica, un po’ Devo, un po’ Residents, un po’ non lo sappiamo neanche noi. Il duo dice di stare molto attento alla performance live e alle luci da disco. Si raccomandano: solo quelle che al buio mostrano la forfora sulle spalle.
La scorsa settimana è stata allegramente piena di ospiti nello studiolo di Maps. Mercoledì è stata la volta di un gruppo italiano, bolognese per la precisione, gli Ofeliadorme.
Questa band, attiva dal 2007, ha recentemente fatto uscire il primo full length All harm ends here e a breve inizierà a girare l’Italia e perché no, anche l’Europa.
Il tour all’estero è uno dei motivi per cui Francesca, cantante e autrice di molte delle canzoni degli Ofeliadorme, ha deciso di preferire l’inglese all’italiano per i testi, ma ci ha rivelato che è anche la lingua che le viene più naturale usare.
Con la cantante e con la band abbiamo fatto una divertente chiacchierata, abbiamo provato a decifrare alcuni dei loro (contorti) titoli di canzoni e abbiamo scoperto da dove deriva il nome del gruppo. Un’anticipazione: Ofelia ha il sonno pesante!
Scopritene di più nell’intervista, e ascoltatevi i due brani che hanno eseguito (rigorosamente) dal vivo qui a Maps!
Abbiamo parlato di recente della nuova avventura intrapresa dalla Trovarobato, con la sua etichetta web: la scorsa settimana proprio ZonaMC è venuto a trovarci nei nostri studi. Il tema della puntata riguardava le parole che non avreste voluto sentire. Sono fioccati i commenti di ascoltatori esasperati dall’uso scorretto di “piuttosto che”, di espressioni abusate soprattutto da parte dei giornalisti e abbiamo così scoperto un pubblico assai attento all’uso corretto della lingua . L’arrivo di ZonaMC a Maps, per presentare il suo nuovo disco Caosmo, è stato quindi appropriato.
Con il musicista, ben noto a chi ama gli Uochi Tochi, abbiamo parlato dell’album, della collaborazione con i diversi produttori che hanno messo mano sulle nove tracce che lo compongono e del modo di intendere il flusso di parole continuo che informa Caosmo. Per ovvi motivi si è discusso anche delle parole stesse, del modo corretto di usarle e di quello che (forse) sta succedendo alla nostra lingua. Ma non c’è stata solo un’intervista: ZonaMC si è infatti prodigato in un paio di pezzi in acustico (ebbene sì) che a nostro giudizio vale davvero la pena di ascoltare.
Powerdove a.k.a. Annie Lewandowski, nasce due anni fa, si sposta da Oakland all’Inghilterra, senza ripercussioni metereologiche per fortuna. Portati a Maps nal nostro guru Bob Corn, o Tizio per gli amici, qui sotto grazie all’occhio vigile di Less tv, potrete vedere il progetto folk in versione elettronica, grazie al contributo di Curtis McKinney ed al suo aggeggino alquanto impossibile da descrivere. Meglio vederlo da sè.
Premessa: ciò che vedrete non è mai andato in onda.
Geoff Farina & Chris Brokaw erano in interrail, come due liceali, e fra le tappe del loro viaggio itinerante c’era anche Bologna. Per l’occasione la Unhip Records ha organizzato un secret concert nei propri studi.
Ma partiamo da Fantozzi. Già Fantozzi. Perchè quando il celebre protagonista irruppe sullo schermo di tutti gli italiani, gli autori non dissero mai a questi ultimi che le sue sfighe non erano poi così impossibili da succedere anche a noi comuni mortali, oltre a perseguitati dal divino come il nostro ragioniere di fiducia.
Sarà stato sicuramente un malocchio inferto da qualche potente al soldo del Biscione o di Murdoch, per danneggiare Less tv, che ultimamente sta infliggendo tanti danni alle due compagnie per eccellenza del panorama televisivo del degrado, fatto sta che questi cantanti folk and blues, abbiamo le prove, non comprano periodici d’informazione tecnologica.
Il nostro Chris Brokaw, entrato in saletta, se in un primo momento mi saluta cordialmente, in un secondo, visto il chiasso del clik della mia macchina fotografica, mi intima al silenzio durante l’esecuzione e alla completa immobilità del mio indice destro. Bene. Ora il problema sarà fargli capire che non sono un completo cazzone, nonostante l’aspetto, e che sono in grado di decidere il momento opportuno nell’usarla per fare una foto e quando per fare un video. Nell’imbarazzo generale, mentre incomincia l’intervista in diretta, impugno la macchina e subito vengo cazziato a gesti, senza poter ribattere (a microfono aperto). Panico. Cos’è lo stronzo ora non vuole essere ripreso?! Ero venuto in radio apposta quel giorno. Esco scazzato dalla saletta ospiti andando a bestemmiare in aramaico verso il distributore delle macchinette. Vedo gli sguardi di Fra e Gandolfi sbigottiti alla mia uscita dalla stanza ospiti.
Mentre continuo a invocare colui in cui non ho mai creduto da che nacqui embrione, incomincia a frullare nella mia testa la possibilità che il nostro Brokaw sia completamente all’oscuro delle enormi potenziali di una reflex d’oggi, e della sua capacità di fare video di ottima qualità. Ci vedo giusto.
Il povero Chris, sconsolato e avvilito, dalla sua presa di posizione ai miei occhi, quasi si prostituisce e assieme a Geoff mi regalano, finito Maps, due esecuzioni (una delle quali non eseguita durante la diretta) di una bellezza unica. Cosa che non sarebbe mai potuta succedere se fosse andato tutto liscio come al solito.
Già perchè un’altra cosa che si sono dimenticati di dirci, anche se forse passa fra le righe, è che Fantozzi proprio grazie ai suoi errori e alla sua incapacità nel non riuscirsi mai a fare la Signorina Silvani, salvava se stesso da morte certa e da un futuro coniugale ancora più disperato di come poteva essere quello con quella santa donna della Pina. Anche se forse non è il paragone più azzeccato, dal momento che non credo di ricordare alcun finale troppo positivo al termine di un suo qualche film. Cosa che invece è successa piacevolmente a me. Ma oh, stamattina mi sono svegliato con in testa Fantozzi che si buttava dal balcone e inseguiva l’autobus, sarà quello.
Quindi oltre a Little Maggie, già eseguita in diretta beccatevi anche Try Me One More Time.
Non è una leggenda, la Salerno-Reggio Calabria esiste. La conferma ce la danno Brunori Sas e Oratio, venuti su al nord in occasione del live tenutosi al Teatro Perla. Oltre a buffonerie e scherni fra i due amici, questi nerboruti uomini valdostani ci hanno cantano e suonano anche alcuni brani (filmati da Less tv)
Una delle interviste più divertenti che gli ascoltatori di Maps abbiano mai potuto udire, perchè pure Orietta Berti ha fatto capolino durante la diretta. Il Premio Tenco ha permesso alla Brunori Sas di allargare la compagnia e assumere qualche altro elemento. Nello specifico è meglio ascoltare l’intero mp3 offerto gentilmente dalla Maps Spa.
Tanta roba, tanti argomenti: dal nuovo cantautorato italiano alla situazione politica nello stivale. Sì, abbiamo parlato di tutto tranne che di calcio. Quello forse la prossima volta.
Eravamo ancora nel vecchio anno, quando il nostro Francesco ci ha abbandonato per altri lidi: quelli di Liverpool. Per non farci sentire soli e al freddo ci hanno fatto una piacevole sorpresa i Diverting Duo. Sara e Gianmarco erano in città in occasione del live serale al Fragile Continuo, e oltre alla consueta session durante la quale chiediamo ai nostri ospiti di farci qualche pezzaccio, pena la reclusione nella stanzetta ospiti, abbiamo anche parlato del loro ultimo lavoro Singles e del loro recente tour in Inghilterra. Ah vabè, nella confusione generale io ed Eleonora abbiamo anche rischiato di farli sciogliere in diretta!
Era ottobre e ai Calibro 35 (una band da subito adocchiata da noi e da Rockit, che vi presenta insieme a Maps e a Less tv questa session) avevano appena rubato buona parte degli strumenti in quel di Roma. Nonostante ciò si sono presentati nei nostri studi, con altri strumenti ovviamente, per regalarci quello che probabilmente potrebbe essere uno dei migliori live di questa quarta stagione. Nuovamente, perché già l’anno scorso il nostro Fra aveva innalzato sul podio di Maps il loro precedente live qui a Città del Capo, considerandolo il più bello dell’intera annata.
Noi speriamo che queste nuove clip siano un’ulteriore conferma della statura dei nostri cari Calibro, proprio come i video passati. Eh già, perchè qualcuno oltre oceano dopo averli visti, sul nostro canale youtube, li ha voluti a tutti costi portarli a casa propria, a Los Angeles.
Dopo il recente tour negli Stati Uniti, manca solo il Giappone ai nostri beniamini d’esportazione!
Non v’è cosa più bella di una persona appassionata a quel che fa: è fondamentale che il falegname ami chiodi e martello, che il pittore si inebri con l’odore degli olii e che l’autista di autobus ami i rumori della vettura su cui presta servizio. Così, quando abbiamo intervistato Dustin dei Beach Fossils, protagonisti del secondo giorno del Groovy America Festival al Covo, siamo stati davvero felici nello scoprire che ciò che interessa al giovine è la musica.
Lo siamo stati un po’ meno quando abbiamo scoperto che è l’unica cosa che gli interessa. Vi ricordate Carla Signoris in “Hollywood Party”? Ah, la musica, la musica, la musica, la musica, la musica, la musica… Buon ascolto (dai che vi regaliamo anche un traccia del disco di debutto della band)!
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