Dobbiamo tutti molto a Kevin Cummins: il fotografo britannico ha scattato alcune delle foto più famose e iconiche della storia del rock (in senso ampio) degli ultimi quarant’anni, principalmente per il NME, ma non solo. Provate a pensare a una band britannica che tenete nel cuore: è improbabile che i suoi membri non siano stati immortalati da Cummins.
Il fotografo è il protagonista di una mostra ospitata dalla galleria Ono Arte (“Kevin Cummins: Sound and Vision from Manchester”): l’abbiamo intervistato nel giorno dell’inaugurazione, ricordando il passato, ma anche confrontando il mestiere del fotografo “musicale” con la contemporaneità. E si poteva non parlare di iPhone?
Possiamo dirlo? Abbiamo inaugurato la stagione dei live a Maps in maniera eccellente. Sono infatti venuti a trovarci, di strada per il Locomotiv Club, Adriano Viterbini e Cesare Petulicchio, meglio conosciuti con il nome Bud Spencer Blues Explosion.
Li abbiamo visti anche quest’estate in piazza Verdi, ma il lungo peregrinare della band sta per giungere al termine: quella di venerdì scorso è stata “la prima data dell’ultima parte del tour”, come ci hanno detto i ragazzi. Un dvd celebra i cinque anni della carriera dei BSBE e proprio da DO IT YOURSELF – Nel Giorno Del Signore Adriano e Cesare hanno tratto un brano che hanno eseguito nei nostri studi. Un live che, come capiterà in questa stagione, potrete non solo ascoltare, ma anche vedere in diretta, con le riprese di Damiana e Max: grazie!
I Black Sabbath sono una di quelle band che continuano a essere citate da tantissime persone diverse: musicisti a cui vengono chiesti i dischi dell’isola deserta (ehm), giornalisti musicali che impilano classifiche di dischi-della-vita, appassionati di musica alle prese con liste di vario tipo. Non sorprende, quindi, che Tsunami Edizioni abbia pubblicato in questi giorni Black Sabbath – Masters of Reality, un volume di Stefano Cerati che, come dice il sottotitolo, analizza “dischi, musica e testi dell’era Ozzy”, cioè quella più amata, importante e apprezzata, che compre meno di un decennio, dal 1969 al 1978.
Con l’autore abbiamo chiacchierato a lungo al telefono nella puntata di Maps di ieri: in particolare, rifacendoci al libro, abbiamo esaminato i testi scritti da Geezer Butler, uno dei tanti marchi di fabbrica della band di Birmingham, erroneamente considerata “satanista”. Lo sapete che ci sono delle canzoni dei Sabbath che inneggiano a Dio? E che spesso, nelle liriche del bassista, è presente una feroce quanto surreale critica sociale?
Quest’estate in onda e in rete vi abbiamo segnalato un bel disco, uscito a luglio per Bella Union: The Sparrow è il terzo disco di James Milne, in arte Lawrence Arabia, un talentuoso musicista neozelandese. Un album intenso, raffinato negli arrangiamenti e nei colori e legato alla tradizione britannica folk pop senza esserne un’imitazione.
Lo scorso mese James è passato da Bologna per un concertino casalingo alla Maison Ventidue e, la mattina successiva, è passato nei nostri studi per un live acustico all’interno di Aperto per Ferie. Il risultato? Giudicatelo voi: un concerto breve ed emozionante, inframmezzato da chiacchiere che ci hanno portato alla scoperta del mondo musicale e interiore di questo “uomo degli antipodi”. Siamo certi che ci ricorderemo di questo live per un bel po’: eccolo, tutto per voi.
A Maps abbiamo parlato spesso di Firenze dal punto di vista musicale, sia con Andrea Chimenti che con Federico Fiumani, tanto per citare due dei nomi che sono spesso associati a un periodo d’oro della città: ma cos’è successo da allora, dalla Firenze anni ’80, ad oggi? E soprattutto chi suona e cosa nel capoluogo toscano nel 2012?
Per rispondere a questo quesito A Buzz Supreme ha pubblicato The Next Wave – Una raccolta sulla nuova scena fiorentina, un cd che in 18 brani vuole fare il punto o, come dice Elena Raugei nella prefazione contenuta nelle prime pagine del booklet, “un’istantanea in note per il puro piacere delle orecchie”. Una raccolta per lo più improntata al rock, come ci dice Elena nell’intervista qui sotto, che passa da nomi noti a band meno conosciute e che include brani inediti o anche già pubblicati. Ascoltatela in streaming!
Segnatevi la data di domani: alle 17 (nuovo orario) torna in onda sulle nostre frequenze If the Kids Are United, con la sua seconda stagione, sempre alla scoperta delle musiche delle controculture giovanili degli ultimi 50 anni. Ma gli stessi kids organizzano al Crash un concerto di portata storica: arrivano domani sera a Bologna i Buzzcocks, una delle band britanniche più importanti della seconda metà degli anni ’70, un gruppo tra i progenitori del punk.
E Steve Diggle, che potete sentire nell’intervista qua sotto, è perfettamente consapevole dell’importanza che lui e gli altri Buzzcocks hanno avuto: nella chiacchierata il musicista racconta quell’epoca, rimasta nella storia, da protagonista.
Il suo Disco interno è uscito alla fine del 2011 e, da allora, l’interesse per il suo cantautorato ironico e “lo-fi” è cresciuto proporzionalmente man mano che anche gli ascolti aumentavano. Così, visto che per l’ultima puntata della prima parte di Granita Metropolitana di venerdì avevamo il desiderio di offrire un live di qualità e chiacchiere interessanti ai nostri ascoltatori, abbiamo obbligato (senza fargli male, lo giuriamo) Lorenzo Maffucci, in arte Mangiacassette, a fare una piccola deviazione del percorso che da Pistoia, città natale e di residenza, lo avrebbe portato a Santarcangelodi Romagna, dove avrebbe dovuto esibirsi la sera seguente, all’interno del Festival Internazionale del Teatro in Piazza.
Lorenzo ha accolto l’invito e ne ha approfittato per lanciare un appello di raccolta diapositive per l’esibizione del giorno seguente, mentre noi ne abbiamo approfittato per fargli un po’ di domande sulla natura delle sue canzoni e del disco tutto, sul nome che ha scelto per il suo progetto e sull’utilizzo dell’oggetto in questione (il mangiacassette, appunto) che effettivamente fa. Ne è venuta fuori una mezz’ora esilarante, che potete riascoltare e scaricare qua sotto – insieme alle tre canzoni che Lorenzo ha eseguito live – e che, oltre a rendere l’idea di quello che c’è dietro il suo lavoro, mette all’erta gli ascoltatori riguardo l’esistenza di idee per il prossimo album.
Granita Metropolitana, quindi, vi lascia con questo bel live per l’estate, vi augura buone vacanze, si raccomanda che aspettiate di digerire la frittura di pesce prima di fare il bagno e vi dà appuntamento a settembre.
L’estate 2012 sarà ricordata come una delle estati bolognesi più ricche di concerti degli ultimi anni: sono tanti, infatti, i nomi che stanno popolando i cartelloni di Piazza Verdi Estate, del BOtanique e del Bolognetti Rocks, tra questi i californiani Wooden Shjips, che sono stati protagonisti della serata del 6 luglio al Bolognetti Rocks.
Prima del concerto, però, sono stati ospiti telefonici a Granita Metropolitana, tramite la voce del loro bassista Dusty Jermier che, direttamente dal furgoncino della band, ci ha raccontato qual è la genesi della band, quanto la loro musica di stampo psichedelico debba alla tradizione di San Francisco – la città in cui si sono formati – e come il loro stile sia cambiato nel tempo, fino ad arrivare all’ultimo album, West. Qua sotto potete ascoltare una traccia estratta proprio dall’ultima fatica della band, “Lazy Bones” e, ovviamente, la chiacchierata fatta con Dusty mentre lui e la sua band arrivavano a Vicolo Bolognetti. Buona perdizione!
Se siete in Brasile e sentite canticchiare “La canzone intelligente” di Cochi e Renato, non preoccupatevi, non siete vittime di allucinazioni uditive da caldo. Probabilmente, invece, colui che celebra il duo meneghino è stato al concerto dei Selton, band di quattro ragazzi brasiliani di Porto Alegre, stabilitisi da circa cinque anni a Milano. La domanda che sorge spontanea è “chi ve l’ha fatto fare”, e noi abbiamo avuto l’opportunità di chiederlo a Ramiro, Ricardo, Daniel ed Eduardo proprio quando sono venuti a trovarci per un live all’interno di Granita Metropolitana.
I ragazzi, dal canto loro, ci hanno detto che a farglielo fare sono stati Gaetano Capa e Marco Drago dell’istituto Barlumen che ha prodotto il loro primo disco, Banana à Milanesa. E qua si svela il mistero di Cochi e Renato trasportati in Brasile: l’album è infatti un omaggio al duo comico milanese e ad Enzo Jannacci. I quattro, giunti nel capoluogo lombardo, si sono innamorati della sua tradizione comico-musicale e l’hanno trasportata all’interno della loro musica (e quindi anche in giro per il mondo).
A questo primo disco, poi, è seguito nel 2010 un omonimo che li ha visti impegnati per la prima volta in lavori originali, tutti cantati in italiano e contraddistinto da un pop allegro e di qualità: da allora i Selton – come ci hanno anche detto in puntata – hanno iniziato un tour pressoché perenne, che li ha portati fino ai giardini del Baraccano di Bologna e, nelle ore precedenti, nei nostri studi di Mura di Porta Galliera. Qua sotto potete ascoltare e scaricare, insieme alle chiacchiere, i due brani tratti dal loro ultimo disco che hanno eseguito live e anche un inedito in lingua inglese, “Across the sea“.
A questo punto, non ci resta che augurarvi buon ascolto e buona allegria!
Se vi è capitato di passare, nell’ultimo periodo, per via Del Lavoro, via Pier De’ Crescenzi, via Marco Polo o per altre strade della prima periferia di Bologna, vi sarete accorti che i muri della città sono in trasformazione.
Da circa un mese è partito infatti Frontier, un progetto curato da Claudio Musso e Fabiola Naldi in collaborazione con il Comune di Bologna, che si propone di valorizzare il writing e la street art e che prevede la realizzazione di tredici opere, con la presenza di altrettanti artisti: otto italiani e cinque stranieri. È stato proprio Claudio a raccontare ai microfoni di Granita Metropolitana – in un’intervista che potete riascoltare qua sotto – da dove parte l’idea, quali sono state le reazioni dei cittadini e qual è l’importanza di questo tipo di arte per una città come Bologna.
Se siete curiosi di vedere le opere dal vivo e durante la loro realizzazione, sappiate che i cantieri sono visitabili sia in modo autonomo, consultando la mappa disponibile sul sito di Frontier, sia tramite dei tour organizzati: i prossimi saranno tra pochi giorni, ovvero il 16 e il 18 luglio ma, come ci ha detto Claudio, i posti sono già finiti e l’organizzazione si sta adoperando per trovare nuove date. Nel frattempo che aspettate di ricevere nuovi aggiornamenti, potete seguire comodamente da casa e in tempo reale gli artisti sulla pagina facebook o sul profilo twitter dell’iniziativa.
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