Lo scorso 30 maggio il Locomotiv Club aveva in programma un triplo live da non perdere: oltre ai Cloud Nothings, band che ha firmato uno dei dischi finora più convincenti di questo 2012, c’erano infatti due band italiane in scaletta. Hanno aperto le danze i Wolther Goes Stranger, di cui abbiamo parlato diverse volte a Maps, e His Clancyness. Nel pomeriggio di quel mercoledì abbiamo rispettato la scaletta serale, portando in studio, per due canzoni in acustico nei nostri studi, proprio le due band.
Sia per l’una che per l’altra ci sono novità: nuove pubblicazioni (un ep per i Wolther, la “summa” Always Mist Revisited per His Clancyness) e nuovi membri nella band. Se His Clancyness ha ormai una formazione dal vivo a tre (insieme a Jonathan Clancy c’è il suo sodale Paul Pieretto e Jacopo Borazzo alla batteria), che probabilmente andrà a registrare il nuovo disco (ascoltate l’intervista per saperne di più), nei Wolther è arrivata Linda, voce femminile che sopporta stoicamente i due ragazzi. Vi lasciamo alle due canzoni e alle chiacchiere!
Qualche giorno fa si è tenuto un altro appuntamento con lo Ska Festival al Crash. In una rassegna che ha fatto faville, quello del 25 maggio è stato l’ennesimo evento degno di nota della rassegna. Si è svolto infatti l’ultimo concerto degli Skiantoscon Freak Antoni alla voce.
Certo, durante il concerto stesso la band ha annunciato un concerto estivo con la formazione storica a Ferrara, quindi chissà quale è la verità. Per ora vi diciamo di godervi la chiacchierata che abbiamo fatto con i “kids” di If the kids are united, che organizzano il festival e con il chitarrista della band Fabio Testoni, meglio conosciuto come Dandy Bestia.
Dopo la “preview” di ieri, prende inizio questa sera alla spiaggia dell’Hana-Bi a Marina di Ravenna un festival assai particolare, il Beaches Brew. Tre giorni di grandi concerti (tra i nomi quelli di Calibro 35, The War on Drugs e Bear in Heaven) a ingresso gratuito in cui sarà possibile godersi delle buone birre artigianali con alcuni live unici.
Abbiamo parlato di tutto questo con Chris del Bronson, che, come sentirete, ci ha parlato direttamente dalla spiaggia. Buon ascolto e preparate le ciabattine da spiaggia!
Una storia piuttosto travagliata, quella degli statunitensi Sleep: ricordati sia come una delle band doom/stoner più importanti e influenti degli ultimi anni, ma anche per avere registrato una canzone/album da un’ora, l’ormai celeberrima “Dopesmoker”.
Dopo un periodo di pausa, agli inizi del 2000 la band si è riformata, sempre guidata da Al Cisneros, che abbiamo avuto modo di sentire al telefono qualche tempo fa, in occasione delle tappe italiane del tour della band. Con Al abbiamo parlato degli Sleep, ma anche del suo progetto parallelo Om, passato di recente anche dalla nostra città: abbiamo scoperto che le due band, così diverse da molti punti di vista, hanno alla base un’attitudine comune. Scoprite quale ascoltando l’intervista qua sotto.
Ieri sera al Locomotiv Club c’è stato l’ultimo appuntamento con la rassegna Murato per quanto riguarda i concerti al chiuso: e che finale! Sul palco del locale di via Serlio sono infatti saliti, per un’unica data italiana, i Codeine, storica band formatasi alla fine degli anni ’80, che si è sciolta a metà anni Novanta, dopo avere ridefinito, con pochissime uscite discografiche, la musica di quegli anni e di quelli a venire, in ambito indipendente.
Nella puntata di Maps di ieri abbiamo avuto al telefono il bassista e cantante Stephen Immerwahr, al quale abbiamo chiesto innanzitutto i motivi della reunion della band, per poi scendere nei particolari del tour. Se volete ripensare al live di ieri, o anche solo immaginarlo, ascoltate l’intervista e godetevi anche la traccia scelta da Stephen come rappresentativa del suono inconfondibile dei Codeine: si tratta dell’apertura di Frigid Stars, uscito nel 1990, “D”.
Vengono dalla Sicilia e prendono il nome dal cognome di uno dei loro membri, Andrea: stiamo parlando dei VeneziA, una band decisamente interessante che mischia diversi timbri, generi e musiche per centrifugarle in uno scuro, denso e minaccioso flusso sonoro che si insinua nelle orecchie dell’ascoltatore, traccia dopo traccia.
Abbiamo parlato della band e del disco proprio con Andrea, a cui abbiamo anche affidato il compito di scegliere la canzone con cui chiudere l’intervista. Ecco quindi per voi la chiacchierata con Andrea e “Il pozzo”, terza traccia del disco che è uscito alla fine del mese scorso e intitolato La culla.
Archaeology of the Future è un disco decisamente tra i più interessanti di questo 2012: uscito di recente è firmato dai Vadoinmessico, una band che ha sede a Londra ma che ha membri che vengono da Italia, Messico, Austria e Regno Unito.
Come ci ha detto Giorgio al telefono, il giorno prima della parte italiana del tour europeo della band, le canzoni che compongono il disco contengono delle cose che derivano dai Paesi inclusi nei Vadoinmessico. Questa sorta di tendenza cosmopolita è ben integrata nello spirito generale del disco, che si presenta in maniera coerente e colorata. Con Giorgio abbiamo parlato dei temi che lo animano e dei video che la band ha prodotto. Oltre all’intervista, una traccia dell’album, affinché possiate riascoltare e scoprire la band.
Wow, lo sappiamo, è uno dei dischi italiani di questi anni che ricorderemo di più nei giorni a venire. Dai primi ascolti, quando uscì all’inizio del 2011 (e fu nostro disco della settimana), alla prima intervista fatta a Roberta (la potete riascoltare qua), all’uscita del video di “Razzi Arpia Inferno e Fiamme” (ne parlammo con la regista qua) fino a quando i Verdena vennero a suonare nei nostri studi, abbiamo da mesi il doppio della band lombarda nel cuore e nelle orecchie.
Un paio di mesi fa Arcana Editrice ha dato alle stampe Un mondo del tutto differente, che racconta la storia della band prima, durante e dopo la produzione del doppio, con uno sguardo particolare e curioso, quello dell’autore Emiliano Colasanti che abbiamo intervistato nei nostri studi.
Nel giorno dell’Indie Pride, abbiamo invitato una delle band che si è esibita al Locomotiv Club nella serata del 18 maggio scorso: i 2 Pigeons, freschi dei buoni responsi di pubblico e critica ottenuti con l’ultimo album Retronica sono arrivati nei nostri studi per una session live davvero bella.
Ecco per voi musica e un video (girato da Nika di La Fabbrica – Etichetta indipendente, che ha anche scattato la foto qua sopra): oltre ai tre brani (tratti dalla discografia della band), Chiara e Kole hanno scherzato sul loro rapporto, esclusivamente professionale!, e ci hanno raccontato il loro percorso di apprendistato musicale, tra l’Albania e Milano.
Tre anni e mezzo fa, il caro Bob Corn ci ha portato in studio alcuni musicisti suoi amici: tra questi c’era un simpaticissimo ragazzo chiamato Larry Yes. Potete godervi la session fatta in studio insieme ai Callers andando qua.
Il tempo è passato e di cose Larry ne ha fatte: sempre sotto l’egida della Fooltribe di Bob Corn, infatti, è uscito il nuovo The Next Wave of Omnigalactic Peace Warriors, un album che vede insieme al musicista statunitense due compagni di viaggio (i Tangled Mess) al basso e batteria.
Larry Yes and the Tangled Mess sono venuti in studio l’8 maggio, giorno di uscita ufficiale del disco, per iniziare a Maps il loro tour italiano, che entra oggi nella sua parte finale: per noi è stato un onore ospitare i ragazzi e ascoltare tre brani, tratti da diversi album del nostro Larry. Inoltre Larry ha ricordato lo scomparso Adam Yauch con degli aneddoti davvero intimi e personali.
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