Mettete insieme un violino, un pianoforte e una batteria, suonati da tre personaggi dalle grandi capacità musicali: le aspettative sono alte e diversissime, no? Ebbene, a meno che non siate venuti prima a conoscenza dei Very Short Shorts (magari grazie all’intervista che abbiamo fatto alla band qualche tempo fa), siamo certi che comunque i loro brani vi spiazzeranno.
Sono venuti da lontanissimo apposta per suonare per Maps e i suoi ascoltatori, questi ragazzi eccezionali, e ci hanno donato un live bellissimo, con brani tratti dal loro disco di esordio Background Music for Bank Robberies, ma anche con un inedito che, chissà, troverà posto nel prossimo album (ecco un trailer che lo anticipa). Insomma, che dire? Godetevi questi brani eccezionali… ma non andate in giro a delinquere!
Sono in due e vengono dalla splendida isola in mezzo al Mediterraneo: un po’ come i loro corregionali Katsudoji. E anche gli Everybody Tesla fanno elettronica (ma non si mettono dei televisori in testa). Per ora da loro abbiamo avuto un interessante ep: cinque brani che fanno ben sperare, basati su strane voci e live-looping.
In occasione di un concerto a Bologna la band è venuta a trovarci: sotto l’occhio delle telecamere di Less Tv i ragazzi ci hanno donato due pezzi, estratti dall’ep. Da uno di questi è stato tratto di recente un bel video, che potete vedere qua. Insomma, buona visione e buon ascolto!
Scusate il pessimo gioco di parole, ma, considerando quante voltesonovenuti i Calibro 35 nei nostri studi, stiamo finendo i titoli dei post. Nello scorso aprile abbiamo avuto ancora una volta ospite la band, in occasione della sonorizzazione dal vivo di Milano odia, uno dei film più crudi e osannati del poliziesco italiano.
L’occasione, come sempre, è ghiotta: i Calibro, anche nei nostri studi, suonano in maniera perfetta e amano chiacchierare di tutto. Nell’intervista qua sotto, inoltre, i ragazzi ci parlano anche del loro soggiorno negli USA, dove hanno registrato i brani del prossimo, attesissimo disco.
Sono in due, e hanno diverse esperienze musicali alle spalle: parliamo dei Brain In Vain, un duo che è passato dalle nostre parti in primavera e di cui oggi vi proponiamo il live eseguito negli studi della radio.
Stefano Passini e Branco, già in band come Caboto e Supertele, hanno fatto uscire l’album di debutto firmato B.I.V. Inner Crowd, per la Monster Records, proponendo a Maps la title-track del disco e un altro brano. Nel mezzo chiacchiere di varia forma, che comprendono anche la domanda “Ma perché non avere un bassista?”. Musica e video (grazie a Less Tv).
I Quakers and Mormons sono due.
I Quakers and Mormons hanno tunica e cappuccio.
I Quakers and Mormons amano la musica classica e popolare dell’Europa dell’est, tanto da infilarla nei loro pezzi.
La band bolognese (che nasce da una costola dei My Awesome Mixtape) è una bella sorpresa per chi ama le nuove frontiere del rap, quello chiamato “avant” o “post” senza problemi di coerenza. Il disco che segna il debutto dei Q&M, Evolvotron (pubblicato da La Valigetta) è stato molto ben accolto e, in men che non si dica, la band ha girato moltissimi palchi. I due sono passati dai nostri studi mesi da, poche ore prima di salire sul palco del Link: hanno fatto da spalla, infatti, a Gonjasufi (un concerto che tuttora ricordiamo con la frase “Mamma mia, che schifezza”). Sono da tenere d’occhio, i Quakers and Mormons. E voi potete farlo grazie alle camere di Less Tv!
Alla fine di maggio, grazie alla collaborazione con Massimiliano di Ultima Sigaretta e alla disponibilità di Leggere Strutture, c’è stato un altro appuntamento con offMaps, le “fuoriuscite” della nostra trasmissioncina nella città. Il protagonista della serata è stato, insieme al suo pianista Andrea Alulli, Marco Parente, che ha presentato l’ultimo bellissimo disco La riproduzione dei fiori.
Nel pomeriggio di quel giorno di primavera Marco è passato dai nostri studi per una bella chiacchierata e un live chitarra e voce che l’ha visto interpretare tre brani dell’album. Buon ascolto!
Ma purtroppo, amiche e amici, non si tratta del welfare: quello ce lo possiamo scordare. Parliamo invece di una giovine band felsinea, Lo Stato Sociale, appunto, che è venuta nei nostri studi qualche mese fa, per portarci tre canzoni tratte da un fortunato ep autoprodotto, tuttora scaricabile gratuitamente dal sito della Garrincha, ed eseguite in acustico apposta per noi.
Come sempre, non solo i brani dal vivo, ma anche una chiacchierata folle e forsennata che è andata rimbalzando tra letteratura, precariato e ukulele, a ruota libera. Mp3 e video, grazie al provvido intervento di Pietro Borzì, meglio conosciuto come Less Tv. Enjoy!
I Movie Star Junkies: il loro ultimo album è stato nostro disco della settimana, li abbiamo intervistati e, mesi dopo, sono venuti a trovarci per un live in studio. La puntata inizia e di loro non c’è ombra: che fine avranno fatto? Finalmente arrivano, ma in scivolata: nel senso che piombano letteralmente nello studio-ospiti e… manca un pezzo della band.
Insomma, anche solo ascoltando l’intervista che ha inframmezzato la session live, capirete quanto sono fuori di testa i Movie Star Junkies. Per la cronaca: il membro mancante alla fine è arrivato e loro ci hanno anche regalato un inedito, una canzone che hanno battezzato per noi, in diretta, al momento: MILF!
Li avevamo intervistati mesi e mesi fa: ma mesi e mesi fa sono anche venuti in studio. Ebbene sì, è da febbraio che i Jules Not Jude e i loro fan aspettano di ascoltare e vedere (grazie alla sempre prodiga Less Tv) questa session dal vivo! I ragazzi sono venuti nei nostri studi per parlare del loro disco dal titolo lunghissimo, ma che inizia con All the Apples Are Red e continua con Except for Those Which Are Not Red.
Tra una canzone, un momento di imbarazzo e tanto amore per i Beatles, ecco una piacevolissima chiacchierata con due pezzi eseguiti in acustico per noi!
In attesa della quinta stagione di Maps, vi intratteniamo con le ultime session live che si sono tenute negli scorsi mesi e che ancora non hanno trovato spazio sul nostro sitarello. Oggi vi presentiamo i Baby Blue, una band che ha pubblicato quest’anno per la Trovarobato un disco intitolato We Don’t Know(un’espressione che, sentirete, è al centro della nostra chiacchierata). I ragazzi sono stati particolarmente divertenti in studio, come vi accorgerete dalle interviste.
Insomma, non solo un bel live, che comprende anche la title-track dell’album, ma anche del discreto cabaret, come spesso potete ascoltare a Maps: ormai avete capito che la musica, per noi, è una copertura…
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