Il primo live del 2013 qui a Maps è affidato a una band italiana, uscita con un nuovo disco alla fine dell’anno scorso. Uomo con cane e il ritorno dalle terre di Nonsodove è il suggestivo titolo che i Dulcamara hanno dato a un disco interessante e ben suonato, che si muove tra il folk e il country, con piacevoli incursioni in altri territori.
Del resto il fondatore del progetto, Mattia Zani, ha un passato molto legato al rap e ha vissuto anche in California. Lui, faentino, ci ha assicurato che tra lo stato del Nordamerica e la Romagna non ci sono tantissime differenze. La partecipazione della band (in formato ridotto, con alla batteria e chitarra Nicola Valtancoli) alla trasmissione è fluita tra una domanda e un brano, fino all’immancabile domanda sui dischi dell’anno…
Esce oggi, pubblicato da Black Candy e Audioglobe, il primo disco di una band di Livorno: sono in tre, si chiamano Platonick Divee hanno chiamato l’album d’esordio Therapeutic Portrait. Nove tracce tra elettronica e post rock, che richiamano anche atmosfere eteree imparentate con lo space rock dei tempi che furono e dei tempi che sono, dai God Is an Astronaut agli Explosions in the Sky.
I richiami a queste band sono stati “approvati” da uno dei Platonick Dive, Gabriele Centelli, che abbiamo sentito al telefono ieri. Il nostro ospite ha raccontato la storia della band e del disco, che è stato anticipato da un singolo, “Youth”: il video è qua sotto, dopo l’intervista.
Dice: c’è la crisi. Ma che importa agli Action Dead Mouse? La band bolognese ha fatto uscire, nel giro di un paio di mesi, a cavallo dell’anno non uno, ma due dischi. Il primo si chiama Ä, il secondo è un ep, cantato in italiano e intitolato Perché questa casa ci brucia negli occhi?
Per parlare di tutta questa musica abbiamo chiamato Filippo Dionisi il giorno prima del live che la band ha tenuto al Covo Club insieme a The Death of Anna Karina. Qui di seguito la chiacchierata realizzata nella puntata di giovedì scorso e l’ep in streaming.
L’ultimo Muratodel 2012 è stato davvero quello che si dice “un finale col botto”: al Locomotiv Club giovedì 20 dicembre erano di scena i Jennifer Gentle, insieme ai fratelli Ferrari dei Verdena. I quattro sono venuti nei nostri studi per una session acustica che sapevamo già sarebbe stata imperdibile.
Dal vivo i musicisti hanno superato ogni previsione, come in tantissimi di voi hanno potuto confermare seguendo la diretta non solo audio, ma anche video. E quindi ecco qui per voi, grazie a Max e Damiana (che ha anche scattato la foto qua sopra, dove è ritratto anche lo splendido Julian, pargolo di Marco), i video delle canzoni eseguite a Maps e la chiacchierata fatta con la band, in cui si inizia a intravvedere il prossimo atteso disco…
Giovedì 6 dicembre il BenTiVoglio Club si è trasferito nei nostri studi, dove abbiamo potuto vedere in anteprima i live proposti quella sera dal locale di piazza Verdi. Un doppio concerto declinato su alcune delle nuove forme del pop italiano che ci ha permesso di avere uno showcase di due band con cui avevamo già parlatoal telefono: Ex-Otago e Thegiornalisti.
I due gruppi si trovano in momenti molto diversi: la band genovese affronta una separazione pacifica ma necessaria con Alberto Pernazza, che si è esibito in un freestyle notevole nel mezzo di “Costarica”, il brano eseguito davanti alle nostre camere e microfoni. I romani, invece, si godono i frutti dell’ultimo album Vecchio e, rappresentati dal chitarrista e cantante Tommaso, ci hanno regalato “I gatti” in una versione acustica.
Audio e video per voi grazie ai nostri prodi tecnici operatori!
E ancora una volta abbiamo il grande piacere di raccontarvi tutto su uno dei nostri dischi della settimana, facendolo raccontare con parole e musica dagli stessi musicisti che l’hanno firmato: i King of the Opera sono venuti venerdì 7 nei nostri studi, di strada verso l’Arteria, dove hanno presentato Nothing Outstanding dal vivo.
Anche nei nostri studi i tre ci hanno fatto ascoltare e vedere delle versioni particolari dell’album che è stato disco della settimana quando Trovarobato l’ha pubblicato, agli inizi di novembre. Alberto Mariotti, Wassilij Kropotkin e Simone Vassallo ci hanno anche raccontato molto del disco, di come è stato concepito e ideato. Ancora una volta, quindi, proviamo a darvi una visione completa di una delle uscite più interessanti di questo 2012.
Trentaquattro band, trentaquattro pezzi per la fine del mondo. Ecco, in una frase sola, cos’è Apocalypse Wow, una raccolta ideata e curata da diNotte Records e Vulcanophono, che trovate in download gratuito su RockIt proprio da oggi.
Marco Rossi degli ED (una delle band presenti nella raccolta) ci ha raccontato meglio che cos’è questo “doppio disco” che raccoglie (tra gli altri) molti musicisti che hanno suonato nei nostri studi, da Mangiacassette a Melampus, da I Camillas a Bob Corn. Avete due giorni per sentirla e, se vi va, viene presentata il 21 (e quando se no?) alla Tenda di Modena.
Partiamo dal Miami di quest’estate: molti musicisti passati da Maps dopo il festival milanese ci hanno detto “Il live dei Vadoinmessico è stato davvero bello”. Noi abbiamo intervistato la band all’uscita di Archaelogy of the Future, un album pieno di colori e suggestioni, dovute anche al “cosmopolitismo” della band. Da quel momento, ascoltando i brani dell’album, abbiamo pensato a quanto sarebbe stato bello averli per un live nei nostri studi.
E ce l’abbiamo fatta! In occasione della data al Covo Club, il 30 novembre scorso due membri della band sono passati da noi per un live in acustico molto suggestivo. Ve lo potete gustare in un sacco di modi. Qua trovate il video completo della mezz’ora passata nei nostri studi. Sotto, invece, i file audio dell’intervista fatta con Giorgio e Salvador e i video dei tre pezzi della session.
Che personaggio, Joshua Tillman. L’abbiamo conosciuto come batterista dei Fleet Foxes, ma la sua carriera solista è sempre stata qualcosa in più di un “side project”, tant’è che da un anno fa tour e incide musica con il nome di Father John Misty.
Qualche tempo fa il musicista è passato da Bologna per presentare al Covo Club il suo disco Fear Fun e l’abbiamo avuto al telefono. Con l’aiuto di Emily di Urban Sherpa, abbiamo rivolto qualche domanda a couli che era conosciuto con il nome di J Tillman: non particolarmente eloquente, ci ha raccontato un po’ della sua carriera, si è detto non pentito di avere abbandonato la band di Seattle e ha provato a sconvolgere (?) il nostro palinsesto scegliendo una canzone che, a suo dire, “è la cosa più bizzarra mai passata su una radio italiana”… La trovate qua sotto, dopo l’intervista: giudicate voi!
La prima volta che vi abbiamo fatto sentire i Mimes of Wine era il 2010: Laura Loriga allora era praticamente tutta la band e infatti era venuta da sola nei nostri studi per un live che potete rivedere e riascoltare qua. Due anni dopo, ecco un nuovo disco firmato Mimes of Wine: si chiama Memories for the Unseen e mostra un netto passo in avanti rispetto alla produzione precedente.
Come ci ha spiegato Laura quando è venuta in studio (pochi giorni dopo la sua visita insieme ai Giardini di Mirò) insieme al chitarrista Luca Guglielmino, membro anche dei Sex Ex, il nuovo corso della band è più collegiale e collettivo, sebbene i brani del disco partano comunque dalla voce e dal piano. Ecco quindi per voi la session da sentire e da vedere, che ha anticipato il bel concerto di presentazione del disco al BenTiVoglio Club. E se vi va di ascoltare il bel disco, è in streaming qua.
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