Si è chiusa da pochi giorni l’edizione 2011 di BilBolBul, il festival di fumetti che da anni è diventato un punto di riferimento assoluto per gli appassionati di comics nel nostro Paese.
Dopo avere parlato di Alessandro Baronciani, oggi vi presentiamo una vecchia conoscenza di Maps: abbiamo infatti già ospitato nei nostri studi, tempo fa, Giacomo Nanni. Il fumettista è intervenuto all’edizione 2011 del festival per coordinare un laboratorio per bambini. Ci siamo fatti spiegare direttamente da lui che cosa erano le sue intenzioni e, ovviamente, l’abbiamo coinvolto nel tema del giorno e altre mille amenità!
Si è chiusa da pochi giorni l’edizione 2011 di BilBolBul, il festival di fumetti che da anni è diventato un punto di riferimento assoluto per gli appassionati di comics nel nostro Paese.
Anche a Maps ci siamo occupati del festival, parlando innanzitutto con Alessandro Baronciani che, come sapete, non si occupa solo di fumetti, ma anche di musica con i suoi Altro. E in qualche modo con lui abbiamo parlato di entrambe le discipline, grazie a un libro Tiamotti, edito da Arcana, a cui Alessandro ha partecipato: presentato anche in occasione del festival, si tratta di una raccolta di racconti brevi a fumetti ispirati a canzoni del pop italiano.
L’inizio della chiacchierata che trovate qua sotto, però, è dedicato a un altro volume di Alessandro, Le ragazze dello studio di Munari, edito da Black Velvet: un volume ricco e che sta avendo successo. Anche questo ha avuto la sua presentazione al festival bolognese, con una modalità molto particolare, come lo stesso Alessandro ci ha raccontato.
Denise arriva da noi con un folto gruppo di suonatori. Dalla sua passione per l’archeologia l’intervista degenera fino a parlare di Templari e del caro Giacobbo. Per fortuna che in pochi minuti tutto si placa…
Abbiamo parlato della situazione musicale salernitana, che a quanto pare è più movimentata di quella milanese; e ovviamente sentito racconti di giovini cantanti in erba, come la nostra protagonista di oggi, che devono, fra le altre cose, addomesticare la propria band.
E’ passato un po’ di tempo da quando io e Fra abbiamo avuto l’onere o l’onore, dipende molto da quanto riuscite ad intravvedere dalla video-intervista, nell’avere a che fare con “sir” Mark Stewart, frontman prima di The Pop Group, poi del suo attuale gruppo, i Maffia, e tornato nel vecchio abito da cerimonia per celebrare i fasti che furono, chiaramente sul palco: quello del Locomotiv Club.
Bruce Springsteen, Slits, Autonomia, LCD Soundsystem, Lee Perry, King Tubby, Denise Bovelle, Adrian Sherwood: questi sono solo alcuni dei mostri sacri di cui Mark Stewart ci parla e con molti dei quali ha lavorato.
Ah, era pure a Bologna negli anni ‘70, e di quel periodo ha ricordi un po’ confusi… E’ sicuro solo di alcuni nomi, quali Radio Alice e Red Ronnie.
Ed ecco finalmente i dieci dischi più votati da voi tra i trenta che avevamo incluso nel nostro sondaggione. Da segnalare lo stacco dei primi 3 dagli altri dischi e che in classifica ci sono due band italiane, Massimo Volume e Iosonouncane. Anche da noi gli Arcade Fire come band dell’anno.
1. Arcade Fire – The Suburbs (Merge/Mercury) (36%, 39 Votes)
2. The National – High Violet (4AD) (35%, 37 Votes)
3. Massimo Volume – Cattive Abitudini (La Tempesta) (32%, 34 Votes)
4. Caribou – Swim (Merge/City Slang) (28%, 30 Votes)
5. Vampire Weekend – Contra (XL) (21%, 22 Votes)
6. Beach House – Teen Dream (Sub Pop/Bella Union) (21%, 22 Votes)
7. Deerhunter – Halcyon Digest (4AD) (19%, 20 Votes)
8. Gorillaz – Plastic Beach (EMI/Parlophone) (14%, 15 Votes)
9. Four Tet – Is There Love in You (Warp) (14%, 15 Votes)
10. Iosonouncane – La Macarena su Roma (Trovarobato) (12%, 13 Votes)
Questa volta abbiamo fatto le cose in grande, ci siamo allargati! Qua sotto trovate la lista dei 30 dischi più votati da tutti i redattori musicali di Città del Capo – Radio Metropolitana. Possiamo dirvi che quelli più amati sono stati opera di Beach House, Massimo Volume, Caribou, Deerhunter e The National, ma voi scegliete i cinque che preferite.
Tra tutti quelli che, oltre a votare, lasceranno un commento sul perché del voto, con nome, cognome e indirizzo e-mail, verranno estratti due vincitori. Il secondo classificato si porterà a casa una webcam Rainbow compact White (Usb) e uno Stereo Mini Speaker White Glossy della Kraun, mentre il primo classificato uno schermo Asus da 22″ FullHD. Ma come sono bravi nel nostro ufficio commerciale (grazie anche a Europlanet che ci fornisce i succulenti premi).
Attenzione: se non lasciate nei commenti nome, cognome e indirizzo mail, non vale, non parteciperete all’estrazione!
Quindi votate, votate, votate. Avete tempo fino alle 15 di venerdì 14 gennaio 2010. Durante la puntata di Maps di quel giorno proclameremo i i vincitori.
Cinque canzoni
1. Arcade Fire – We Used To Wait
2. A Classic Education – Gone To Sea
3. Tame Impala – Desire Be Desire Go
4. Massimo Volume – Fausto
5. Zola Jesus – Night
Cinque concerti del 2010
Flaming Lips (Pukkelpop Festival, Hasselt, 19.08.10)
The Xx (Pukkelpop Festival, Hasselt, 20.08.10)
Caribou (Pukkelpop Festival, Hasselt, 21.08.10)
2 Many DJs (Pukkelpop Festival, Hasselt, 21.08.10)
Arcade Fire (Independent Days, Bologna, 02.09.10)
I tre “music moments” del 2010 Ovverosia, tre momenti particolarmente emozionanti legati alla musica
1. L’intervista fatta a Mark Stewart del Pop Group (presto sui nostri schermi). Nel bene e nel male.
2. Il tripudio di folla quando i 2 Many DJs, nella chiusura del PukkelpopFestival, hanno lanciato Love Will Tear Us Apart.
3. Riprendere i Calibro 35 nell’ultima session per Maps: uno dei momenti più “caldi” che la saletta ospiti abbia mai visto.
Video del 2010
(A pari merito ci sarebbe anche questo: The Wilderness Downtown. Che non è un semplice video, ma molto di più.)
The Fresh & Onlys – Play It Strange/August In My Mind EP (In The Red & Woodsist) Women – Public Strain (Jagjaguwar) Beach House – Teen Dream (Sub Pop/Bella Union) Deerhunter – Halcyon Digest (4AD) Big Troubles - Worry (Olde English Spelling Bee) Sonny & The Sunsets – Tomorrow Is Alright (Soft Abuse) Privacy – Songs (Marriage Records) The Radio Dept. – Clinging To A Scheme (Labrador) Woods – At Echo Lake (Woodsist) Twin Sister – Vampires With Dreaming Kids/Color Your Life (Domino)
I cinque dischi che… non ce l’hanno fatta
(e ce ne sarebbero almeno altri 10…)
Spoon – Transference (Merge)
Anika – s/t (Stones Throw)
No Age – Everything in between (Sub Pop)
Beach Fossils – s/t (Captured Tracks)
Wild Nothing – Gemini (Captured Tracks)
Cinque canzoni
1. Unknown Mortal Orchestra – Ffunny Ffrends
2. The Soft Moon – Breathe The Fire
3. The Beets – Locomotion
4. Happy Birthday – Girls FM
5. Ganglians – Blood In The Sand
Cinque concerti del 2010
Thee Oh Sees + Buzz Aldrin (Covo Club, Bologna, 15.05.10)
Twin Sister + Pure Ecstasy (Shake Some Action, Sxsw, Austin, 20.03.10)
Wild Nothing + Hanoi James (Bang Bang Club, Berlino, 09.08.10)
Dum Dum Girls + Real Estate (French Legation Museum, Sxsw, Austin, 18.03.10)
Arcade Fire (Independent Days, Bologna, 02.09.10)
I tre “music moments” del 2010 Ovverosia, tre momenti particolarmente emozionanti legati alla musica
1. Handmade Festival 2010 e SXSW/CMJ 2010
2. L’ascesa di Ariel Pink finalmente!
3. Intervistare Patti Smith e l’uscita del disco dei Buzz Aldrin
I dieci dischi del 2010
1. Massimo Volume – Cattive Abitudini (La Tempesta)
2. Calibro 35 – Ritornano quelli di Calibro 35 (Ghost Records)
3. Jamie Lidell – Compass (Warp)
4. Of Montreal – False Priest (Polyvinyl)
5. Black Mountain – Wilderness Heart (Jagjaguwar)
6. Belle and Sebastian – Write about love (Rough Trade)
7. Janelle Monae – The Archandroid [Suites II and III] (Bad Boy Records)
8. Wolf Parade – Expo 86 (Sub Pop)
9. Tame Impala – Innerspeaker (Modular Recordings)
10. Caribou – Swim (City Slang/Merge)
I cinque dischi che… non ce l’hanno fatta
Four Tet – There is love in you (Domino records)
No Age – Everything in between (Sub Pop)
Robyn – Body talk (Konichiwa/Cherry Tree)
M.I.A – Maya (N.E.E.t/Interscope)
Deerhunter – Halcyon Digest (4AD)
Cinque canzoni
1. Janelle Monae – Tightrope
2. Massimo Volume – Litio
3. Robyn – Dancing on my own
4. Black Mountain – The hair song
5. Kelis – Acapella
Cinque concerti del 2009
Mumford and Sons (Covo Club, Bologna, 30.04.10)
Wolf Parade + A Classic Education (Locomotiv Club, Bologna, 12.05.10)
La Quiete (Valverde, Forlì, 31.10.10)
Rubinoos (Locomotiv Club, Bologna, 24.05.10)
Calibro 35 (Le Scuderie, Bologna, 14.10.10)
I tre “music moments” del 2010 Ovverosia, tre momenti particolarmente emozionanti legati alla musica
1. Vedere i Calibro accoppiati al party Secondavisione
2. Il festival dei 30 anni di Covo Club
3. Non andare a vedere Lady Gaga
I cinque dischi che… non ce l’hanno fatta
Thee Silver Mt. Zion Memorial Orchestra – Kollaps Tradixionales (Constellation)
Black Mountain – Wilderness Heart (Jagjaguwar)
No Age – Everything in Between (Sub Pop)
Gorillaz – Plastic Beach (Virgin/Parlophone)
Field Music – ST (Measure) (Memphis Industries)
Cinque canzoni
1. Caribou – Sun
2. Massimo Volume – Mi piacerebbe ogni tanto averti qui
3. Yeasayer – ONE
4. Amor Fou – Peccatori in blue jeans
5. Ariel Pink’s Haunted Graffiti – Round and Round
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