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Archivio - Categoria ‘Video’
Carosello #2
Eccoci ancora qua per sollazzarvi con alcuni recenti video raccolti dalla rete. E’ la volta degli australiani Cut Copy, con la loro “Need You Now”. Segue l’interessante intervista proposta dallo staff di Sharking Through ai Port St Willow e del giovanissimo James Blake. Per finire, fuoco e fiamme con le Vivian Girls.
Less tv presents: Powerdove [Maps Session]
Powerdove a.k.a. Annie Lewandowski, nasce due anni fa, si sposta da Oakland all’Inghilterra, senza ripercussioni metereologiche per fortuna. Portati a Maps nal nostro guru Bob Corn, o Tizio per gli amici, qui sotto grazie all’occhio vigile di Less tv, potrete vedere il progetto folk in versione elettronica, grazie al contributo di Curtis McKinney ed al suo aggeggino alquanto impossibile da descrivere. Meglio vederlo da sè.
Razzi Arpia Inferno e Fiamme, e Ivana Smudja
Lo sappiamo, lo sappiamo, il video l’avevate già visto tutti. Proprio per questo Maps ha voluto intervistare la regista di Razzi Arpia Inferno e Fiamme per saperne un po’ di più sulla realizzazione del videoclip che ha aperto le danze visive di Wow con il primo singolo. Ivana Smudja e i Verdena hanno scelto di cambiare radicalmente la linea stilitica dei passati video, sarà il basso budget, sarà la maggior serenità sonora dell’ultimo album (dovuta anche al passaggio di Alberto dalle chitarre al piano). Fatto sta che il falegname a cui si è rivolta Ivana per alcuni oggetti scenografici, vedendola così volonterosa e capace nell’arte del bricolage, le avrebbe addirittura chiesto di andare a lavorare per la sua ditta.
Yuck: Holing Out video
Lo sapete vero che il disco della settimana di Maps è lo strepitoso esordio di questi nostalgici sbarbi londinesi con le chitarre fuzzy nel cuore che vanno sotto il nome di Yuck?
Ecco, ora sappiate anche che c’è un video per il singolo “Holing Out”. Saturazione massima, di suoni e di colori. Sapete mica se anche l’inseguimento tra licantropo e bella ragazza fa revival anni 90?
Yuck – Holing Out from Yuck on Vimeo.
Holing Out by Yuck
Carosello
Da un po’ di tempo volevamo postare alcuni video di band italiane che abbiamo seguito o appena scoperto a Maps: è arrivato il momento. Si passa dal rock’n'roll dei Plastic Made Sofa al nuovo singolo della giovane band romana Jacqueries, dai bolognesi Lo Stato Sociale, di baresi post-punk Eeelsonheels e infine ai veterani Perturbazione. Buona visione!
Rural Alberta Advantage: Stamp

Ve li ricordate i Rural Alberta Advantage e Hometowns, il loro primo album la cui ristampa, grazie al fiuto della Saddle Creek, contribuì far sì che il culto per lo sconosciuto trio canadese esplodesse in un fragoroso botto internazionale?
A distanza di tre anni dal primo lavoro i Rural Alberta Advantage sono tornati. Il nuovo disco, sempre per Saddle Creek, s’intitolerà Departing e per ascoltarlo bisognerà attendere fino a Marzo. Per ora si conosce la tracklist e il primo singolo “Stamp”, qui sotto in free download. In realtà l’inedito non entusiasma troppo, né si distingue dal folk rock tirato che avevamo già apprezzato nella band di Toronto. Più simpatico e meritevole di attenzione è il video che “affronta il problema” degli stereotipi indie, lasciando stare i già troppo bistrattati aspetti sul look, ipotizzando invece i pensieri di due indie kids, un lui e una lei, che da veri fan godono e si struggono a momenti alterni e per motivi diversi durante il live dei loro idoli. Che poi, sempre di stereotipi trattasi.
Less tv & Stereogram present: Geoff Farina & Chris Brokaw [Maps Session]
Una coproduzione Maps, Less tv e Stereogram.
Premessa: ciò che vedrete non è mai andato in onda.
Geoff Farina & Chris Brokaw erano in interrail, come due liceali, e fra le tappe del loro viaggio itinerante c’era anche Bologna. Per l’occasione la Unhip Records ha organizzato un secret concert nei propri studi.
Ma partiamo da Fantozzi. Già Fantozzi. Perchè quando il celebre protagonista irruppe sullo schermo di tutti gli italiani, gli autori non dissero mai a questi ultimi che le sue sfighe non erano poi così impossibili da succedere anche a noi comuni mortali, oltre a perseguitati dal divino come il nostro ragioniere di fiducia.
Sarà stato sicuramente un malocchio inferto da qualche potente al soldo del Biscione o di Murdoch, per danneggiare Less tv, che ultimamente sta infliggendo tanti danni alle due compagnie per eccellenza del panorama televisivo del degrado, fatto sta che questi cantanti folk and blues, abbiamo le prove, non comprano periodici d’informazione tecnologica.
Il nostro Chris Brokaw, entrato in saletta, se in un primo momento mi saluta cordialmente, in un secondo, visto il chiasso del clik della mia macchina fotografica, mi intima al silenzio durante l’esecuzione e alla completa immobilità del mio indice destro. Bene. Ora il problema sarà fargli capire che non sono un completo cazzone, nonostante l’aspetto, e che sono in grado di decidere il momento opportuno nell’usarla per fare una foto e quando per fare un video. Nell’imbarazzo generale, mentre incomincia l’intervista in diretta, impugno la macchina e subito vengo cazziato a gesti, senza poter ribattere (a microfono aperto). Panico. Cos’è lo stronzo ora non vuole essere ripreso?! Ero venuto in radio apposta quel giorno. Esco scazzato dalla saletta ospiti andando a bestemmiare in aramaico verso il distributore delle macchinette. Vedo gli sguardi di Fra e Gandolfi sbigottiti alla mia uscita dalla stanza ospiti.
Mentre continuo a invocare colui in cui non ho mai creduto da che nacqui embrione, incomincia a frullare nella mia testa la possibilità che il nostro Brokaw sia completamente all’oscuro delle enormi potenziali di una reflex d’oggi, e della sua capacità di fare video di ottima qualità. Ci vedo giusto.
Il povero Chris, sconsolato e avvilito, dalla sua presa di posizione ai miei occhi, quasi si prostituisce e assieme a Geoff mi regalano, finito Maps, due esecuzioni (una delle quali non eseguita durante la diretta) di una bellezza unica. Cosa che non sarebbe mai potuta succedere se fosse andato tutto liscio come al solito.
Già perchè un’altra cosa che si sono dimenticati di dirci, anche se forse passa fra le righe, è che Fantozzi proprio grazie ai suoi errori e alla sua incapacità nel non riuscirsi mai a fare la Signorina Silvani, salvava se stesso da morte certa e da un futuro coniugale ancora più disperato di come poteva essere quello con quella santa donna della Pina. Anche se forse non è il paragone più azzeccato, dal momento che non credo di ricordare alcun finale troppo positivo al termine di un suo qualche film. Cosa che invece è successa piacevolmente a me. Ma oh, stamattina mi sono svegliato con in testa Fantozzi che si buttava dal balcone e inseguiva l’autobus, sarà quello.
Quindi oltre a Little Maggie, già eseguita in diretta beccatevi anche Try Me One More Time.







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