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Archivio - Categoria ‘Video’

Video: Julianna Barwick

 

Jonathan | 13:48 | Monday 23 November 2009 | Comments Off
Video

Video: My Awesome Mixtape – Hearts To Lend

Jonathan | 15:12 | Sunday 22 November 2009 | Comments Off
Video

Girls meets Lawrence (Felt)

I ragazzi di Magicrpm ascoltando la nostra intervista con i Girls ed in particolare i riferimenti all’incontro di Christopher Owens con il suo idolo Lawrence dei Felt, ci hanno mandato questo bellissimo contributo.

I ragazzi di San Francisco che incontrano Lawrence a Londra: partono gran chiacchiere e si parla di qualsiasi cosa, di Mayo Thompson, delle ragazze in copertina, della produzione di Album e della discografia dei Felt.

 

Girls — powered by http://www.magicrpm.com

Jonathan | 15:26 | Saturday 21 November 2009 | Comments Off
Interviste, News, Video

G of M: Justin Timberlake

Nella consueta puntata del mercoledì con Gods of Mainstream, dopo un’importante e secondo me doverosa premessa su Lady GaGa e il suo nuovo ep, abbiamo parlato del Principino del pop per eccellenza, ovvero Justin Timberlake.

Il nostro Giustino infatti non si ferma mai, e ovunque vada, viene sempre accolto da una lunghissima scia di riconoscimenti: Grammy Awards come se piovessero, uomo più sexy del mondo, possessore di ristoranti, linee di moda e creatore di una marca di tequila. Sembra che il ragazzo ne abbia di inventiva e di tempo libero… ma non è abbastanza! Anche le sue fidanzate (o presunte tali) non si contano: da Britney Spears a Cameron Diaz, questo giovanotto ha fatto strage di cuori.

Sarà per via del suo conto in banca? Della sua bravura? Dei suoi testi un po’, diciamo… osè? La risposta ancora non ce l’abbiamo, ma nel frattempo ci siamo ascoltati SexyBack, canzone interamente dedicata al lato B femminile. E a proposito di femmine, vi proponiamo un’esibizione di Justin alla sfilata della famosa marca di intimo Victoria’s Secret: ecco un uomo perfettamente a suo agio nel suo habitat naturale: in mezzo alle donne!

 

Eleonora | 17:28 | Friday 20 November 2009 | Comments Off
Gods of Mainstream, Podcast, Video

Diverting Duo in session

Finalmente un po’ di Sardegna a Maps: sono arrivati in studio i Diverting Duo per raccontarci il loro album di debutto Lover/Lover.

I due ragazzi che pubblicano sulla Zahr Records, si muovono su territori sognanti, melodie dolci e atmosfere desertiche non lontane dallo spleen di band come Galaxie 500. Sara e Gianmarco hanno già portato la loro musica in Inghilterra e oltre a tantissime date italiane si apprestano a compiere un bel tour tra Germania, Francia e Belgio.

Se volete scopire cosa nasconde il nome della band ma soprattutto che lavoro fanno i ragazzi quando non sono impegnati a suonare… Ascoltate!

Jonathan | 13:52 | Friday 20 November 2009 | 1 Commento »
Interviste, Live, Mp3, Podcast, Video

All Is Loneliness

L’altra sera i Motorpsycho sono stati ancora una volta protagonisti (all’Estragon) di un concerto favoloso, confermandosi come una delle migliori band psichedeliche in attività. In particolare, uno dei vertici della scaletta è stata una versione iperdilatata di All Is Loneliness, contenuta in origine nel loro album del 1993, Demon Box. Una canzone la cui storia merita di essere raccontata.

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Aurelio | 17:56 | Thursday 19 November 2009 | 1 Commento »
Mp3, Podcast, Video

Nuovo video: Vampire Weekend – Cousins

 

Jonathan | 13:24 | Thursday 19 November 2009 | Comments Off
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Il Sig. Barazzuti e il problema delle basi rubbate

Quando ero giovane – tipo verso i 55 anni – mi piaceva il rap italiano. Poi dopo no. Ma adesso che sono vecchio non è che mi piace la musica veramente. L’ascolto e ne parlo solo per tentare di inserirmi tra voi giovani. C’è uno scopo ben preciso dietro queste mie mosse che è quello di entrare gratis, bere gratis del Braulio e incuriosire le vostre giovani fidanzatine che vedendomi ai concerti col marsupio si chiederanno “Ma chi è quell’uomo non più giovanissimo ma comunque attraente e soprattutto interessato alla musica? Lo desidero!
Comunque.
Non mi dispiacevano alcune cose di rap preistorico italiano, anche se a dirla tutta le basi mi facevano schifo. A me non è mai piaciuto Sarabanda, neanche quando c’era l’Uomo Gatto che il mio amico Sergio invece lo trovava divertente. E le basi del rap italiano sono sempre state fatte con gli stessi suoni midi che usavano in quella brutta trasmissione con Enrico Papi (che per la cronaca mi sta tantissimo sulle palle che a me piace vedere Pippo Baudo o la Carlucci). Mi ricordo Verba Manent di Frankie Hi NRG Mc che, prima di diventare un bacchettone moralista che va a San Remo a fare quello che c’ha quasi la mia età ma fa la musica dei giovani, aveva tante cose da dire. Solo che le diceva su delle basi scarsine per l’epoca. Ma poi le cose sono peggiorate: passato quel periodo di scoperta in cui alla fine “evabbeh, ma siamo in Italiafra un po’ ce la faremo anche noi” le basi sono sempre rimaste brutte brutte. Passano gli anni, passano i governi, ma quelle basi proprio non s’ascoltano. Roba che piuttosto mi ascolto gli Enigma.

L’unico che invece mi sembrava uno serio era Bassi Maestro. Che infatti non si è mai fatto tentare da robe eccessivamente commerciali fino a quando ha fatto le robe coi Crookers, ma stiamo parlando dei Crookers… Mica pizza e fichi. Mica gli Articolo 31 in tag team con gli Extrema. E infatti se ne devono essere accorti anche in America che Bassi Maestro è uno che ne sa. Ma con sei anni di ritardo.

Cosa sarà mai successo? Nel 2003 Bassi va in America, un po’ come fece prima di lui Mauro Repetto, a cercar fortuna. Lascia in giro cd con i suoi beat a gente che conta. Nessuno va a suonare alla sua porta per dirgli che è un figo. Però poi… Oggi, sul suo blog c’è scritto che Rakim, uno grossissimo del mercato USA, pare gli abbia rubbato una sua base del 2003. Non un campione, non una robina piccola come usano fare questi qui del rap. No! Proprio la stessa base uguale uguale. Manco si sono messi a riprodurla o a farci dei manini. Volete le prove, vero?

Presa, utilizzata, ciao e manco grazie. Ecco, infatti pare che sul disco di Rakim, The Seventh Seal, il buon Bassi non sia manco menzionato. Questo è a quanto pare, quello che c’è scritto sul cd che trovate nei negozi di dischi. La fonte non è mia. Non è che sono uscito a comprare il CD di Rakim… Cicci, qui fa freddo e ho mal di schiena.

9 WORKING FOR YOU
Additional writing by William Bell and Booker T.
Performance by Robert Cray Band

Ovvero viene citata la fonte del sample ma non chi ha fatto la base. Anche se, a dirla tutta, con una semplice ricerchina su altri siti (vedi per esempio la pagina wiki), il suo nome viene fuori. Per cui il problema alla fine qual è: Bassi Maestro non sarà coperto di milioni di dollari come dovrebbe essere. E questo ci dispiace.

Il Sig. Barazzuti | 13:16 | Wednesday 18 November 2009 | 1 Commento »
News, Video

Julie’s Haircut – Mountain Tea Traders

 

Mountain Tea Traders from Julie’s Haircut on Vimeo.

Jonathan | 17:25 | Monday 16 November 2009 | Comments Off
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Bruce Springsteen’s The River @ Madison Square Garden

Due concerti, due sold out (macchevelodicoafare). 

Bruce e la E Street Band sono tornati al Madison Square Garden il 7 e l’8 novembre scorsi. Vi parlerò della seconda serata. Ho deciso di spendere un patrimonio e di portare tutta la famiglia ( babbo, mamma, tutti) in visita. Springsteen già da qualche data ama suonare ad ogni concerto uno dei suoi dischi, dall’inizio alla fine, rispettandone rigorosamente la scaletta. Dopo aver avuto al fortuna di vedere e ascoltare Darkness on the Edge of Town (il mio album preferito) al Giant Stadium nel New Jersey un mese fa (un concerto meraviglioso) , stavolta tocca a The River, doppio album del 1980, talmente lungo e impegnativo che lo stesso Bruce annunciandolo sul palco dichiara che suonerà l’intero disco “just this one time. It’s too long to do it again”. In effetti è stato lungo, bellissimo ma lungo. Quasi 2 delle 3 ore di concerto se ne sono andate a ritmo dei 20 brani che compongono questo disco, tra le quali una splendida versione di Drive all Night. I fans erano in visibilio per l’unicità della serata, i neofiti invece erano comprensibilmente un po’ provati dalle prime 2 ore senza hit ( ad eccezione di Hungry Heart).

Per fortuna nell’ultima ora Bruce ha snocciolato  Born to Run, Badlands, Dancing in the Dark, con consueta esplosione di entusiasmo da parte dei 30.000 spettatori (provenienti da tutto il mondo a giudicare dalle bandiere esposte, compresa una della Sardegna). Il rocker suona e canta per più di 3 ore, corre, fa anche stage diving, non può avere 60 anni, è impossibile, io a 30 non ce la potrei fare mai. Assistere ad un concerto di Bruce è sempre un’esperienza intensa, nel New Jersey e a New York lo è forse ancor di più, e si percepisce chiaramente che sta suonando a casa sua.
“Abbiamo viaggiato in lungo e in largo per tutto il mondo solo per tornare a casa“, ha detto.

 

 

The Italian Girl | 16:10 | Thursday 12 November 2009 | Comments Off
News, Video