La rassegna Collateral e la buona anima di Matteo Agostinelli degli Yuppie Flu ci hanno fatto un bel regalo verso fine Novembre: ci hanno portato in studio Jason Lytle, storica voce e leader dei Grandaddy.
Dopo l’ultimo disco della band Just Like The Fambly Cat, il cantautore si è rimesso in moto e con calma sta scrivendo quello che sarà il suo debutto da solista, titolo probabile Yours Truly, The Commuter.
Lytle dice che ora ha imparato a scrivere canzoni più brevi, non si preoccupa più di arrivare a sei-sette minuti di canzone, insomma…l’arte della semplicità!
Sentite questa Birds Encouraged Him, suonata insieme al fido compagno di viaggi Rusty Miller e ascoltatevi l’intervista. Buon ascolto!
La band dei fratelli Kadane, ovvero The New Year, è giunta in Italia poco tempo fa per una sola data sul suolo nazionale; in quella occasione la formazione originaria del Texas si è presentata nei nostri studi per sottoporsi alla classica raffiche di domande.
Francesco e Dj UDA si sono divertiti a mettere in imbarazzo i due fratelli solitamente abbastanza schivi…e con sfacciatagine siamo riusciti ad ottenere due performance live incredibili. Talmente incredibili che pure il cameraman era in stato confusionale!
Scoprite perchè gli ex Bedhead ci mettono una vita a scrivere dei dischi incredibili e come fanno a provare quando abitano tutti a mille miglia di distanza.
In occasione del tour con i Paper Tiger, la band di Mike Feuerstack è venuta a trovarci in studio per eseguire un paio di brani dall’ultimo Lies On The Prize. Le due canzoni funzionano benissimo anche così, chitarra acustica e cori di quello che è stato ribattezzato da Mike stesso il “San Francisco Gay Men’s Choir”.
Siamo anche riusciti a capire come fa Mike a dividersi tra i suoi mille progetti con band come Belle Orchestre e Wooden Stars. Un uomo impegnato!
Tra pochi giorni sentirete anche il live dei compagni di viaggio olandesi Paper Tiger.
Per celebrare un anno di Maps abbiamo chiamato al volo una band di Portland, l’ abbiamo celebrata con l’ambitissimo disco della settimana, le abbiamo chiesto di suonare in un locale per noi e per finire l’ abbiamo forzata in studio per sentire almeno tre canzoni tratte dal loro incredibile Entanglements. Stiamo parlando della formazione di Zac Pennington, i Parenthetical Girls.
Loro si sono prestati completamente al gioco (anche se hanno fatto scoppiare tutti i palloncini della festa) e senza battere ciglio hanno riarrangiato il loro pop cristallino e sopra le righe per la diretta radiofonica.
Ovviamente nell’intervista i Parenthetical Girls hanno svelato un bel po’ di segreti intorno alla lavorazione dell’ultimo lavoro uscito per Tomlab. Sentite, vedete, sentite…
Il blog Torture Garden ci segnala un video che letteralmente ci rimette in testa a forza di botte la bellissima The Butcher, canzone di Final Fantasy contenuta nel suo ultimo ep. Guardate che roba, una canzone semplice ma emozionante, costruita solo sui loop di violino e la bellissima voce di Owen Pallett. Un genio.
Tempo fa è venuto a trovarci Alain, voce e tastierista dei Vancouver . Solo soletto ha presentato suonando la sua tastierina il nuovo disco della band parmense Even My Winters Are Summers.
Più o meno…
In realtà ha preferito suonare due brani nuovi, uno ancora senza titolo, e poi ci ha deliziato spiegandoci fattivamente come si riesce a creare una canzone “dall’emotività contenuta” oppure una ballata dove “l’emotività si espande”. Non c’avete capito niente? Ascoltate l’intervista e vedete i video…
Venerdì, in occasione del concerto la sera stessa al Locomotiv Club, arriverà nei nostri studi Mike Feuerstack con il suo progetto Snailhouse. Il musicista di Montreal pubblica dischi da una decina di anni ed ha collaborato con artisti come Arcade Fire, Julie Doiron e Belle Orchestre, oltre ad esser stato uno dei membri fondatori dei Wooden Stars. In poche parole gli Snailhouse sono uno dei segreti meglio custoditi della fertile scena canadese!
Ascoltate due brani tratti dall’ultimo Lies On The Prize e beccatevi una intensa performance dal vivo nel video!
E finalmente ce l’abbiamo fatta! L’anno scorso gli Okkervil River ci avevano concesso una lunga intervista in cui raccontavano The Stage Names. A un anno di distanza, in occasione di un nuovo concerto all’Estragon, abbiamo chiesto alla band di venire in studio per presentare l’ultimo lavoro The Stand Ins. Sono arrivati Will Sheff, Justin Sherburn e Lauren Gurgiolo e armati di chitarre, banjo e fisarmonica hanno suonato due incredibili canzoni tratte dall’ultimo disco. In particolare Lost Coastlines, il duetto su The Stand Ins tra Will e Jonathan Meiburg, viene completamente reinventato e acquista se possibile ancora più vigore e pathos!
Oltre alla musica abbiamo chiesto alla band di Austin di raccontare il nuovo album e di spiegarci il fascino infinito che ha su di loro il mondo dell’entertainment. Non potevano mancare i dischi da isola deserta… questa volta veramente strepitosi.
Non potevamo non avere in session la band che per una settimana ha avuto in mano l’ambitissimo scettro del disco della settimana di Maps …e così un giovedì di Novembre si sono presentati in studio i Blake/e/e/e autori di Border Radio, semplicemente uno dei debutti dell’anno.
In formazione “italiana” a quattro con i due fondatori Paolo Iocca e Marcella Riccardi accompagnati da Egle Sommacal e Mattia Boscolo, hanno suonato tre brani in versione semi acustica introducendo negli studi di Città del Capo Radio Metropolitana nuovi strumenti come la steel drum!
Nell’intervista ci hanno svelato il perchè del difficile nome scelto per la band, i motivi che hanno portato alla fine dei Franklin Delano… e altri incredibili segreti. Buona visione e buon ascolto!
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