Quando abbiamo parlato l’ultima volta al telefono con i Moon Duo, nell’aprile dell’anno scorso, la band aveva pubblicato da poco Mazese la nostra chiacchierata si è fermata soprattutto su cosa significa (nel bene e nel male) essere in due (e accoppiati) in una band.
Un anno e mezzo dopo, Ripley Johnson e Sanae Yamada sono arrivati nei nostri studi per parlare di Circles, il nuovo disco pubblicato da Sacred Bones: come sempre, il titolo scelto per l’album non è casuale. Le strutture circolari di cui parlano alcune canzoni sono strettamente legate alla lettura degli scritti di Ralph Waldo Emerson, filosofo statunitense dell’800, che ha conquistato la band.
Abbiamo parlato di questo, della differenza tra l’essere in tour in Europa o negli USA e abbiamo chiesto a Sanae se è tuttora d’accordo con ciò che il suo partner ha raccontato nella scorsa intervista: ragazzi, questi si amano e si divertono davvero!
Qualche giorno dopo avere raccontato ai nostri microfoni il suo ultimo disco, Alessandro Grazian ce l’ha portato in studio. Sfruttando la vicinanza dei nostri studi alla stazione ferroviaria, il musicista padovano si è fermato a Bologna andando da Roma a Milano, per suonare tre canzoni del suo Armi davanti ai nostri microfoni e obiettivi.
Non sentirete solo musica, però: abbiamo infatti approfondito ancora il discorso sul disco, facendoci spiegare da Alessandro contro chi sono sguainate le armi che gli danno il titolo, quale concetto ci sia dietro all’ordine scelto per le tracce e con quale formazione Alessandro si appresti a girare per l’Italia. E non solo: dai nostri ascoltatori sono arrivate domande e ipotesi sull’età di Grazian. Ecco per voi audio e video, grazie alle riprese di Damiana&Max!
La nostra prima volta con i Criminal Jokers dal vivo era stata nello scorso gennaio: la band toscana, infatti, accompagnava Nada nel suo tour ed era passata anche dai nostri studi per un bellissimo live.
Il tempo è passato e, alla fine del mese scorso, è uscito per la 42Records un album chiamato Bestie. Dieci tracce cantate in italiano, che parlano delle bestie interiori, come ci ha detto Francesco Motta, che ha anche prodotto il disco.
Di questo abbiamo parlato venerdì 12 ottobre durante la puntata che ha avuto la band ospite di un live, trasmesso anche in streaming video: godetevi due brani tratti dall’ultimo disco e le chiacchiere fatte tra un pezzo e l’altro. E grazie ancora una volta a Damiana e Max per le riprese!
Possiamo dirlo? Abbiamo inaugurato la stagione dei live a Maps in maniera eccellente. Sono infatti venuti a trovarci, di strada per il Locomotiv Club, Adriano Viterbini e Cesare Petulicchio, meglio conosciuti con il nome Bud Spencer Blues Explosion.
Li abbiamo visti anche quest’estate in piazza Verdi, ma il lungo peregrinare della band sta per giungere al termine: quella di venerdì scorso è stata “la prima data dell’ultima parte del tour”, come ci hanno detto i ragazzi. Un dvd celebra i cinque anni della carriera dei BSBE e proprio da DO IT YOURSELF – Nel Giorno Del Signore Adriano e Cesare hanno tratto un brano che hanno eseguito nei nostri studi. Un live che, come capiterà in questa stagione, potrete non solo ascoltare, ma anche vedere in diretta, con le riprese di Damiana e Max: grazie!
I Black Sabbath sono una di quelle band che continuano a essere citate da tantissime persone diverse: musicisti a cui vengono chiesti i dischi dell’isola deserta (ehm), giornalisti musicali che impilano classifiche di dischi-della-vita, appassionati di musica alle prese con liste di vario tipo. Non sorprende, quindi, che Tsunami Edizioni abbia pubblicato in questi giorni Black Sabbath – Masters of Reality, un volume di Stefano Cerati che, come dice il sottotitolo, analizza “dischi, musica e testi dell’era Ozzy”, cioè quella più amata, importante e apprezzata, che compre meno di un decennio, dal 1969 al 1978.
Con l’autore abbiamo chiacchierato a lungo al telefono nella puntata di Maps di ieri: in particolare, rifacendoci al libro, abbiamo esaminato i testi scritti da Geezer Butler, uno dei tanti marchi di fabbrica della band di Birmingham, erroneamente considerata “satanista”. Lo sapete che ci sono delle canzoni dei Sabbath che inneggiano a Dio? E che spesso, nelle liriche del bassista, è presente una feroce quanto surreale critica sociale?
Hanno inaugurato la stagione 2012-2013 del Locomotiv Club con un live potente, legato al loro ultimo disco Mr Impossible: i Black Dicesono tornati in città lo scorso venerdì, e noi li abbiamo intercettati al telefono.
Grazie alla cara Laura Marongiu e alla sua Granita Metropolitana, vi diamo la possibilità di riascoltare la chiacchierata fatta con Bjorn Copeland, che ha esplorato con noi l’evoluzione del suono della band di Brooklyn dagli esordi alle ultime produzioni. Inoltre il musicista ci ha raccontato come è cambiato il modo di comporre della band in relazione ai concerti e al lavoro in studio.
Giovedì scorso la rassegna Bolognetti Rocks ha portato a Bologna Caterina Barbieri, meglio conosciuta come Missincat. La musicista di origini milanesi ha mosso in Italia i primi passi in ambito musicale, ma (come ci racconta nell’intervista) ha trovato a Berlino un nuovo modo di pensare e quindi fare musica.
Missincat ha due dischi all’attivo su label tedesca (Revolver): l’ultimo, Wow, è una netta evoluzione rispetto all’esordio del 2009. Proprio da Wow è tratto il singolo “Parlami” che vede una partecipazione di Dente: Caterina ci ha raccontato, tra le altre cose, i dietro le quinte della presentazione televisiva in Germania del brano. Il video della ZDF è proprio qua sotto…
Nel giorno dell’Indie Pride, abbiamo invitato una delle band che si è esibita al Locomotiv Club nella serata del 18 maggio scorso: i 2 Pigeons, freschi dei buoni responsi di pubblico e critica ottenuti con l’ultimo album Retronica sono arrivati nei nostri studi per una session live davvero bella.
Ecco per voi musica e un video (girato da Nika di La Fabbrica – Etichetta indipendente, che ha anche scattato la foto qua sopra): oltre ai tre brani (tratti dalla discografia della band), Chiara e Kole hanno scherzato sul loro rapporto, esclusivamente professionale!, e ci hanno raccontato il loro percorso di apprendistato musicale, tra l’Albania e Milano.
I Gomez sono una delle band che teniamo di più nel cuore. Sebbene dopo i fasti dei primi dischi abbiano faticato a mantenere quelle vette artistiche, in ogni album della discografia della band britannica c’è almeno una canzone che ci fa palpitare.
Potete immaginare, quindi, l’emozione quando abbiamo avuto la possibilità di ospitare in studio Ian e Ben che, gentilissimi, hanno risposto a ogni nostra domanda e hanno suonato ben tre brani, due tratti dall’ultimo Whatever’s on your mind e uno dal disco d’esordio. Scommettiamo che su “Make No Sound” vi commuovete anche voi?
Godetevi quindi questa session davvero speciale: o grazie al video realizzato in diretta da Damiana&Max (grazie!) o con il solito podcast, qua sotto.
Sarebbero dovuti passare da Bologna a febbraio, ma anche i Perturbazione sono stati bloccati dalla neve che ha fatto saltare, in quel mese, diversi concerti. Il live che ripropone, nel decennale dell’uscita, tutto In circolo, si è tenuto al Locomotiv lo scorso 31 marzo.
Durante una puntata speciale di Maps in campagna abbonamenti abbiamo quindi colto i Perturbazione al telefono, mentre varcavano un casello intorno alla città: abbiamo parlato con Gigi, che ci ha raccontato la visione in prospettiva di quel disco, di quegli anni, e ci ha anche anticipato qualcosa sul futuro del gruppo. Insieme all’intervista quel video che affascinò tutti nel 2002…
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