West Love, l’esordio dei friulani Man on Wire, è stata una delle sorprese di quest’anno dal punto di vista discografico. In otto tracce intense e curate i quattro (Cristiana Basso Moro, Marco Pilia, Nicolò Fortuni, Stefano Pasutto) riescono nella difficile impresa di rendere chiare le loro origini e i loro riferimenti (che guardano decisamente oltre il nostro Paese) creando, nel contempo, qualcosa di nuovo. Insomma, come dice il loro nome (ma tutto è ben spiegato nell’intervista), i quattro si muovono su un filo teso tra un passato recente e un futuro tutto da vedere e ascoltare.
“Lontani da Roma e Milano“, scrivono nel loro profilo su Facebook: in studio gli autori di uno dei nostri ultimi dischi della settimana hanno parlato con noi delle loro origini e di come quelle lande possano avere influenzato la loro musica, e di tante altre cose. Ma godetevi anche i brani che hanno fatto dal vivo, prontamente ripresi dai nostri microfoni e dall’obiettivo di Less Tv!
Non potevamo iniziare meglio il 2012: dopo il live dei Phidge, infatti, è venuta nei nostri studi una leggenda della musica italiana, Nada. La cantante, autrice, scrittrice, ha varcato la soglia della radio insieme ai Criminal Jokers (backing band del tour) qualche ora prima del concerto sold out che ha tenuto al Locomotiv Club: noi, che avevamo preannunciato l’ospitata sui potenti mezzi dell’internet, siamo stati letteralmente invasi dal calore e dall’amore dei fan della grande Malanima.
Tra una chiacchiera e una canzone tratta dall’ultimo Vamp, Nada si è dimostrata più che riconoscente dell’amore che riceve da anni dai fan, ma soprattutto ci ha dato esempio di un’integrità artistica e musicale come se ne vedono poche. Ironica, decisa, talvolta tagliente, la nostra ci ha regalato una delle session più belle che abbiamo ospitato nei nostri studi. Per una volta vi consigliamo di ascoltare tutto: potrete rivivere con noi quel pomeriggio di gennaio, in cui abbiamo realmente sentito che la storia della musica del nostro Paese era nei nostri studi e che tutto era condiviso con gli ascoltatori a casa. Brividi audio, sì, ma anche video, grazie alle efficaci riprese di LessTv.
Non eravamo in tantissimi, nella sera del 16 novembre scorso al Locomotiv Club: ma siamo certi che chi di voi ha assistito al concerto di Josh T. Pearson, il cui Last of the Country Gentlemen, per quanto ostico, è finito in cima a parecchie classifiche di fine anno (compresa quelle di Maps e dei redattori e ascoltatori della radio), non si dimenticherà dell’atmosfera di quella serata.
Qualche ora prima del bellissimo concerto, siamo andati al club di via Serlio con le camere di Less Tv per farci una chiacchierata con il musicista. Ed è stato realmente uno degli incontri più belli e significativi che abbiamo mai avuto: diteci che ne pensate e, se vi va, oltre al video c’è anche l’intervista integrale, in forma scritta.
Non vedevamo l’ora che venissero a trovarci di nuovo gli Zen Circus: quando la band è stata da noi, di persona o al telefono, ne sono sempre successe delle belle. Nel senso che abbiamo avuto o degli ottimi live o delle belle chiacchierate. Quando però il trio è passato dal Locomotiv, qualche mese fa, e ha deciso di regalarci una session in acustico (prontamente ripresa da Less Tv), abbiamo avuto il meglio. Potrete infatti vedere e ascoltare delle belle versioni di due brani contenuti nell’ultimo Nati per subire (di cui avevamo già parlato con Appino), ma anche riascoltare l’intervista che abbiamo fatto ai tre: non abbiamo solo parlato di musica, ma anche della politica culturale italiana e del nostro Paese in generale.
E non solo: pazzerelli come sempre, gli Zen Circus ci hanno permesso di “entrare” nei retroscena della band, facendoci sentire quanto può essere pericoloso parlare di scalette pre-concerto, ma dandoci anche una prova della grandissima affinità che i tre ragazzi hanno, musicalmente e personalmente. Insomma, vi regaliamo, se volete, una mezz’oretta davvero niente male.
Insieme ai Welcome Back, Sailors! hanno reso bellissima la Festa di Maps dello scorso ottobre: e proprio in quell’occasione, siamo andati nei camerini del Covo con le camere di Less Tv per farci raccontare tutto dai diretti interessati. Abbiamo ripercorso con i tre tutta la loro storia musicale, dagli esordi indierock alla definizione di un suono che ha portato la band all’esordio Summer Jesus e all’opportunità di aprire per The Horrors all’Estragon alla fine dell’anno scorso.
Insomma: con immagini del live di quella sera e la scenografia del backstage del club di Viale Zagabria, ecco la videointervista ai Soviet Soviet!
Ancora una volta vi proponiamo un’intervista realizzata in collaborazione con Less Tv: ai nostri microfoni e alle camere guidate da Pietro Borzì ci sono i Be Forest, trio pesarese che riprende alcune sonorità cupe e “wave” di qualche decennio fa, coniugandole in forma originale e personale. Da quando li abbiamo sentiti al telefono, i ragazzi hanno fatto molti live e si sono giustamente goduti i pareri positivi del loro disco di esordio Cold, uscito per la We Were Never Being Bored.
Le domande del nostro Jonathan Clancy indagano non solo sui gusti personali dei ragazzi, ma anche sui momenti di formazione musicale e… su cosa vuol dire fare parte di una band in cui c’è una coppia! Buona visione.
Il loro esordio Il mondo stava finendoci ha incuriositi: una miscela originale e potentissima di una marea di genere musicali diversi, declinata con sapienza musicale e ironia; ma, nonostante i Tubax facessero un bel po’ di live a Bologna e dintorni, non c’è mai stata l’occasione di averli nei nostri studi per una chiacchierata e un live come si deve. Ci eravamo imposti, però, di organizzare la session entro il 2011 e ce l’abbiamo fatta, in zona Cesarini.
Con i ragazzi, come potrete ascoltare, abbiamo fatto il punto su storia, influenze e modo di comporre della band: i brani sono caratterizzati da titoli bizzarri e c’è sempre la curiosità di capire con quali criteri a un brano strumentale viene dato un titolo invece che un altro. L’occasione è arrivata grazie a un brano inedito che i Tubax ci hanno regalato. Ecco per voi tutto l’audio e un video, grazie alle camere di Less Tv.
Era il 14 Ottobre, giorno indetto per celebrare il quinto compleanno di Maps, al Covo Club di Bologna, quando, un po’ alticci, io e Fra andammo fuori dal locale ad intervistare il duo reggiano che avrebbe suonato sul palco di lì a poco.
Alessio e Danilo, i Welcome Back Sailors, suonano da un bel po’, toccando varie formazioni. Qui ci raccontano però come hanno fatto sì che un ep come Yes/Sun avesse così tanto successo, in special modo all’estero: sinergia a iosa.
Sono due dei nomi più interessanti della canzone italiana. Un momento, direte voi: ma da quando Letizia canta in italiano? E che è questa fascistissima mania di tradurre i nomi? Non si chiamava Marie Antoinette? Amici, le cose sono cambiate: “Storpiavano sempre il mio nome, e così…” ci ha detto Letizia nell’intervista che le abbiamo fatto qualche tempo fa. E la musicista ci ha anche raccontato del nuovo disco in uscita, non a caso, il 6 gennaio (per Pippola): ehi, è il giorno della nascita di Giovanna D’Arco, diranno i più colti di voi. E che c’entra? Scopritelo nell’intervista.
Ma Maria Antonietta non è venuta da sola: abbiamo avuto in studio ancora una volta anche Dario Brunori, per il quale Letizia apriva quella sera. L’uomo dietro alla Brunori SAS, oltre a regalarci una canzone tratta dal suo ultimo Poveri Cristi, ci ha anche spiegato cosa ha avuto a che fare nel processo creativo legato al debutto della musicista che era con lui nei nostri studi. Insomma, godetevi questa sarabanda di complimenti reciproci, belle canzoni e video, grazie alla benemerita Less Tv.
Novità in casa Le Man Avec Les Lunettes: la band, che ha pubblicato di recente l’ep Sparkles, ha deciso di anticipare il Natale con dei regalini. Li trovate tutti sulla loro pagina bandcamp: si tratta di un singolo con due versioni della traccia che apre l’ep, “Fall On the Snow”, ma che comprende anche una cover dei compagni di etichetta Calorifero.
Qua sotto il video di una versione dal vivo di “Fall On the Snow”. Enjoy!
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