Ha fatto incontri illustri, di quelli che ti cambiano la vita, avendo modo di parlare con dei miti del folk, il genere a cui la nostra ospite ha dedicato anima e corpo: Emma Tricca, è di lei che stiamo parlando, è un personaggio musicale davvero sui generis. Italiana, ma formata nel Regno Unito, è venuta nei nostri studi per raccontarci la sua storia e suonare dei brani prima del live al BOtanique, qualche giorno fa.
Accompagnata da suo bassista, che ha sfoggiato un look che lo rendeva molto somigliante a Gaz Coombes, Emma ci è venuta a trovare a Maps e ci ha regalato tre brani, di cui uno completamente inedito. Sentite quanto le radici di Emma (il mitologico Folk Studio romano da un lato, e il giro dei club di Oxford dall’altro) si fondono in una versione filologica e personale al tempo stesso del folk.
Li attendevamo da tempo, da quando è uscito l’ultimo disco Cento giorni da oggi: preceduto da un battage soprattutto visivo, l’album (pubblicato dalla Universal) segna un certo cambiamento nei suoni e nell’estetica degli Amor Fou. Eravamo quindi curiosi di capire il passaggio da I Moralisti a quest’ultimo disco.
Di seguito, come sempre, potrete ascoltare le chiacchiere che abbiamo fatto sul disco, la produzione, i testi, ma anche alcuni brani tratti dall’album, suonati in una particolarissima versione acustica, davvero lontana (ma per questo non meno affascinante) di quelle del disco. Non solo voce e chitarra, ma anche suonini di cellulare e una scatoletta di caramelle. Non ci credete? Ascoltate, anche perché c’è una massima non da poco, nascosta nell’intervista…
I Pinguini sono tornati! A un anno dal medley di Legna eseguito per noi dal vivo, i Gazebo Penguins tornano a viziarci con due regali pazzeschi, di cui uno è diventato l’ultima traccia della nuova raccolta Live at Maps.
Ma non abbiamo solo sentito suonare la band nei nostri studi: i ragazzi ci hanno portato un brano in anteprima mondiale assoluta. Chi di voi era all’ascolto qualche giorno fa, quindi, si è potuto sollazzare con “Renato AT”, il brano che insieme al sopracitato (e sottoascoltabile) “Pugile” vedrà la luce su uno split di prossima uscita.
E non è finita qua: i Gazebo sono stati raggiunti in studio da Paolo Polacchini di Three in One Gentleman Suit che, insieme a Raffaele Marchetti dei Red Line Season, sono stati tra gli organizzat0ri del festival Abbassa! di cui abbiamo parlato tanto nelle ultime settimane. Godetevi tutto quanto, quindi: è qua per voi.
Dopo averli intervistati telefonicamente, un paio di giorni fa, nel pomeriggio prima del loro concerto al Botanique, abbiamo avuto in studio per un minilive i Virginiana Miller. La band di Livorno ha appena ristampato, nel quindicennale dell’uscita, il disco d’esordio Gelaterie sconsacrate, e ci ha regalato due pezzi in eccezionale versione acustica, tratti proprio da quel disco.
Chiacchierando con la band, però, abbiamo provato sia a riflettere in prospettiva su quel debutto, sia a strappare qualche informazione sulle prossime pubblicazioni dei Virginiana. Nel loro futuro ci sarà un’altra collaborazione con Paolo Virzì, numerose litigate sul nuovo disco e, per ora, un titolo di canzone, “Pupilla”, che già fa parte del set dal vivo del gruppo.
Sebbene in trasmissione e su questo sito abbiamo passato spesso i Julie’s Haircut e abbiamo anche chiacchierato con loro al telefono, la band non è mai riuscita a venire a fare un live nei nostri studi. In occasione, però, dell’uscita per Trovarobato del bell’ep The Wildlife Variations e dell’inizio del tour estivo (con una data in città a Bolognetti Rocks), i Julie’s hanno caricato tutto sul furgone per ricreare nei nostri studi un set molto simile a quello che poi hanno proposto lo scorso venerdì sera al pubblico del quadriportico. Hanno fatto a Maps, insomma, una specie di “data zero” del tour.
Fidatevi: questa è una delle session live che rimarrà nella vostra memoria. I tre brani sono tutti estratti dall’ultimo lavoro, ma non c’è solo musica qua sotto. Abbiamo anche chiacchierato a lungo con la band a proposito del punto in cui i Julie’s si trovano, dei progetti per il futuro, di alchimia e alchimie. Siamo certi che le chiacchiere saranno interessanti quanto i brani dal vivo. Godetevi tutti i file di seguito, orsù.
La prima volta che abbiamo parlato dei Jules Not Jude era quasi tre anni fa. Li abbiamo anche avuti dal vivo, ed è stato un piacere ospitare la band anche la scorsa settimana, in occasione di un loro concerto al parco del Cavaticcio. La giornata era uno di quei tipici “venerdì pazzi” di Maps, con mille cose in scaletta, ma siamo riusciti comunque a fare suonare i ragazzi nei nostri studi.
I Jules sono stati così disponibili e carini da regalarci anche un brano inedito, che suonano spesso dal vivo ma che, finora, non è mai stato registrato da nessuna parte. Godetevi quindi la title-track dell’ultimo ep, Tuesday?, la spiegazione di questo titolo e l’inedita “The Past”.
Sono tornati a Maps con il successo del tour del nuovo album Turisti della democrazia, ma talvolta ci si mette anche la sfortuna e, come dicono i ragazzi nell’intervista qua sotto, “rimaniamo no profit”. Nonostante tutto questo inizio 2012 è davvero sfolgorante per Lo Stato Sociale, che ha suonato l’altroieri nella rassegna Muratoin piazza Verdi.
Albi e Lodo hanno chiacchierato delle ultime vicissitudini del gruppo, della percezione dall’interno e dall’esterno della crescita che ha investito la band e ci hanno anche regalato tre brani dal vivo. Qua ne trovate due perché uno è una vera rarità che la band ha voluto regalare solo a chi, mercoledì pomeriggio, era sintonizzato sulle nostre frequenze…
Lo scorso 30 maggio il Locomotiv Club aveva in programma un triplo live da non perdere: oltre ai Cloud Nothings, band che ha firmato uno dei dischi finora più convincenti di questo 2012, c’erano infatti due band italiane in scaletta. Hanno aperto le danze i Wolther Goes Stranger, di cui abbiamo parlato diverse volte a Maps, e His Clancyness. Nel pomeriggio di quel mercoledì abbiamo rispettato la scaletta serale, portando in studio, per due canzoni in acustico nei nostri studi, proprio le due band.
Sia per l’una che per l’altra ci sono novità: nuove pubblicazioni (un ep per i Wolther, la “summa” Always Mist Revisited per His Clancyness) e nuovi membri nella band. Se His Clancyness ha ormai una formazione dal vivo a tre (insieme a Jonathan Clancy c’è il suo sodale Paul Pieretto e Jacopo Borazzo alla batteria), che probabilmente andrà a registrare il nuovo disco (ascoltate l’intervista per saperne di più), nei Wolther è arrivata Linda, voce femminile che sopporta stoicamente i due ragazzi. Vi lasciamo alle due canzoni e alle chiacchiere!
Nel giorno dell’Indie Pride, abbiamo invitato una delle band che si è esibita al Locomotiv Club nella serata del 18 maggio scorso: i 2 Pigeons, freschi dei buoni responsi di pubblico e critica ottenuti con l’ultimo album Retronica sono arrivati nei nostri studi per una session live davvero bella.
Ecco per voi musica e un video (girato da Nika di La Fabbrica – Etichetta indipendente, che ha anche scattato la foto qua sopra): oltre ai tre brani (tratti dalla discografia della band), Chiara e Kole hanno scherzato sul loro rapporto, esclusivamente professionale!, e ci hanno raccontato il loro percorso di apprendistato musicale, tra l’Albania e Milano.
Tre anni e mezzo fa, il caro Bob Corn ci ha portato in studio alcuni musicisti suoi amici: tra questi c’era un simpaticissimo ragazzo chiamato Larry Yes. Potete godervi la session fatta in studio insieme ai Callers andando qua.
Il tempo è passato e di cose Larry ne ha fatte: sempre sotto l’egida della Fooltribe di Bob Corn, infatti, è uscito il nuovo The Next Wave of Omnigalactic Peace Warriors, un album che vede insieme al musicista statunitense due compagni di viaggio (i Tangled Mess) al basso e batteria.
Larry Yes and the Tangled Mess sono venuti in studio l’8 maggio, giorno di uscita ufficiale del disco, per iniziare a Maps il loro tour italiano, che entra oggi nella sua parte finale: per noi è stato un onore ospitare i ragazzi e ascoltare tre brani, tratti da diversi album del nostro Larry. Inoltre Larry ha ricordato lo scomparso Adam Yauch con degli aneddoti davvero intimi e personali.
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